Politica

Intitolazione Mercato dei Fiori, Brucoli contro Grassi: «Polemica insulsa, ha ridotto evento di primo piano a misera vicenda politica»

La Redazione
Sala vendite del Mercato dei Fiori intitolata a Tricarico
Il giornalista, che ha partecipato alla cerimonia di martedì, replica alle dure critiche rivolte dal consigliere Pd al sindaco per l'organizzazione dell'evento. «Grassi non ha reso un buon servizio alla comunità»
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La cerimonia di intitolazione della sala vendite del Nuovo Mercato dei Fiori al pioniere della floricoltura terlizzese Pasquale Tricarico ha generato una coda polemica.

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Protagonisti della tenzone, il consigliere del Partito Democratico Michele Grassi e il giornalista-scrittore (nonché editore) Renato Brucoli. L’ex presidente del Consiglio Comunale, da parte sua, ha criticato duramente l’amministrazione Gemmato per aver a suo parere organizzato l'evento a mo' di autarchica passerella, escludendo qualsiasi rappresentante dell’opposizione cittadina o personalità politica e di settore di calibro superiore.

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Il sindaco – ha attaccato Grassi – ha organizzato tutto a suo uso e consumo, circondandosi dei "soliti giullari di corte" e dimostrando di considerare “le opere pubbliche del territorio” come “sue proprietà private”. Una critica, questa, condivisa peraltro da alcuni cittadini, che nella giornata di ieri hanno fatto notare come nella targa dedicata alla memoria del padre fondatore del florovivaismo ci sia scritto “l’amministrazione dedica” invece del canonico “la cittadinanza”.

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Il j’accuse di Grassi non è andato giù, tra gli altri, a Brucoli, che, avendo partecipato alla cerimonia in qualità di cronista e “storico” locale, si è sentito immeritatamente incluso nella schiera dei “giullari di corte” e ha pertanto inteso replicare con una nota che riportiamo integralmente.

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“Il consigliere comunale Michele Grassi non ha reso un buon servizio, ieri, alla comunità, all’informazione e alla figura di Pasquale Tricarico, accendendo una polemica tanto inopportuna e insulsa quanto infondata e infuocata. Ciò che più dispiace è il calcolo: appena dopo la cerimonia svoltasi presso la Sala vendite del Mercato dei fiori di Terlizzi, intitolata al pioniere della floricoltura pugliese; evento che si è guardato bene dal frequentare e neppure ha contribuito a promuovere, né nell’immediato né quando era sodale degli attuali amministratori comunali.

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La manifestazione, in realtà, si è svolta al meglio, suscitando la soddisfazione dei presenti. È stata caratterizzata dall’intervento dei politici al governo della città, dallo scoprimento di un bassorilievo in bronzo e di una targa marmorea, dalla rievocazione storica, da significative testimonianze e dal ringraziamento finale della rappresentante della famiglia Tricarico, che sinceramente non meritava – al pari di tutti gli altri presenti – la nota astiosa di Grassi, immediatamente ripresa dai social, capace di definire “giullari di corte” quanti hanno frequentato l’avvenimento.

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Ha voluto così ridurre un evento culturale di primo piano alla stregua di una misera vicenda utilitaristica, adottando strumenti interpretativi propri del suo immaginario politico, evidentemente ancora popolato da appartenenze a tenuta stagna: da giullari e saltimbanchi che vorrebbero “fare in quattro” Terlizzi senza minimamente riuscirci”.

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giovedì 27 Ottobre 2016

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