Stamattina nel corso di una cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco e dell’assessore all’agricoltura Cataldi è stata intitolata a Pasquale Tricarico, pioniere del florovivaismo terlizzese, la sala vendite del Nuovo Mercato dei Fiori, al termine di un iter burocratico iniziato con un'interpellanza dell'allora consigliere comunale Pasquale Vitagliano all'inizio dell'attuale consiliatura.
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Nella prima parte della cerimonia è stato presentato al pubblico il bassorilievo in bronzo dedicato alla figura e all’opera di Tricarico, in onore del quale, poco più tardi, è stata scoperta anche una targa marmorea in via San Francesco, la contrada storica delle “cocevole” terlizzesi.
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“Pasquale Tricarico fu una persona coraggiosa: nel dopoguerra, quando tutti pensavano a coltivare verdure commestibili per sfamare la popolazione, ha avuto l'illuminazione di convertire alcune colture al fiore, non un bene di prima necessità ma che ha portato alla ricchezza di questo territorio”, ha dichiarato il sindaco Gemmato, elogiando il padre fondatore della floricoltura locale. “A lui, pioniere della floricoltura e precursore dello sviluppo economico di Terlizzi, ancora oggi dobbiamo tantissimo!”.
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C’è, tuttavia, chi dissente dal modo in cui è stata organizzata la giornata, come il consigliere Pd Michele Grassi, che parla esplicitamente di cerimonia concepita a uso e consumo del sindaco.
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“Lei non può trasformare Terlizzi, il Comune, il Municipio, le Opere Pubbliche del territorio in sue proprietà "private"”, è l’attacco diretto dell'ex Presidente del Consiglio Comunale a Gemmato. “Lei pensa che ogni bene della Cittadina sia in un suo condominio”. Ma Terlizzi, prosegue Grassi, “è un paese appartenente alla Città Metropolitana di Bari, alla Regione Puglia, allo Stato Italiano e alla Comunità Europea”, mentre “lei signor Sindaco oggi ha intitolato il nuovo Mercato dei Fiori al fondatore pioniere della floricoltura terlizzese Pasquale Tricarico solo soletto, con qualche giullare di corte, in giornata infrasettimanale, in orario lavorativo, sapendo che la struttura è del Comune di Terlizzi ma finanziata dalla Comunità Europea e dalla Regione Puglia”.
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Si tratta, secondo il consigliere, di un comportamento irrituale da parte del governo cittadino, che potrebbe anche essere replicato nelle prossime, imminenti occasioni, specie considerando che si avvicina la campagna elettorale. “Sabato prossimo inaugurerà solo soletto, sempre con qualche giullare di corte la “palestrona” (piaccia o non piaccia, utile o inutile, adeguata o inadeguata) di via Torino, peraltro finanziata per 4 milioni di euro con fondi Piru ricercati da altri amministratori, senza alcun rappresentante dello Stato, della Regione Puglia, del Coni. Solo soletto! Io non ci sto! Lei sta trasformando Terlizzi in una cittadina isolata dal resto della Puglia, dell'Italia, dell'Europa, dal resto del mondo. Io non ci sto! E se non glielo dice nessuno, glielo dico io. Buona vita”, è la chiusa polemica di Grassi.
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