Polo Liceale

«I docenti stessi del Polo Liceale hanno votato i nuovi criteri di assegnazione alle classi»

La Redazione
Nuovo polo liceale a Terlizzi
La dirigente scolastica Allegretta replica alla lettera aperta della professoressa Lucia Vangi, che l'aveva accusata di aver promosso il riassetto dei docenti nell'istituto per "distribuire premi e punizioni"
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Continua la querelle relativa alle assegnazioni delle classi ai docenti nel Polo Liceale.

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La dirigente scolastica dell'istituto di viale Gramsci, Anna Maria Allegretta, replica alla lettera aperta della professoressa Vangi Drago, storica docente di latino e greco del Liceo Classico "Sylos", che in un intervento su TerlizziLive ha definito il riassetto dell'organico docente intrapreso in quest'anno scolastico come un modo per distribuire "premi e punizioni" tra i docenti.

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Riportiamo integralmente il testo della risposta che la dirigente affida alle colonne di TerlizziLive:

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Gentile professoressa Lucia Vangi Drago,

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non ho mai avuto il piacere di conoscerLa, le nostre vite non si sono mai incrociate finora. Leggo con stupore la Sua lettera "aperta", a me indirizzata tramite pubblicazione sulla testata giornalistica TerlizziLive, e mi chiedo perché Ella non abbia ritenuto utile o opportuno scrivere quella lettera nella forma della corrispondenza privata, precludendo così a se stessa la possibilità di un confronto di merito sul contenuto trattato che potesse dare conferme o smentite a quanto da Lei affermato. Sorprende che una persona della Sua esperienza non si sia preventivamente confrontata. Una questione di metodo, prima ancora che di merito, che personalmente mi sarei posta se fossi stata al Suo posto.

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Tant'è, Ella avrà ritenuto di possedere tutte le informazioni e tutte le ragioni per scrivere quello che ha scritto, nei modi in cui lo ha scritto. Mi riferisco, in particolare, ad espressioni quali "decreto iniquo", "distribuito premi e punizioni con un'operazione di sradicamento consapevole", espressioni che per la loro gravità avrebbero meritato, prima di essere affermate, quantomeno una prudente verifica.

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Ma torno a ripetere, la questione è innanzitutto di metodo. Evidentemente hanno sbagliato quegli insegnanti della Sua generazione che hanno insegnato a quelli della mia generazione il valore prezioso del dubbio. Con affettuoso rispetto, gentile professoressa, La invito presso l'istituto scolastico per una chiacchierata cordiale e, spero, senza pregiudizi da parte Sua, su quella che è la scuola oggi, con i suoi pregi e i suoi difetti, e sulle trasformazioni che essa ha attraversato negli ultimi anni.

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Su questa base Le sarà forse più facile comprendere l'infondatezza di quanto da Lei affermato nella Sua lettera aperta. Quel "decreto iniquo", come Lei lo definisce, non è figlio della "Buona Scuola" bensì dei criteri di assegnazione dei docenti alle classi votati all'unanimità dai docenti dell'istituto. Criteri nei quali non sono previsti "premi e punizioni". Questi ultimi sono tali, evidentemente, in un'idea di scuola che riconosce una gerarchia tra i licei e che, Le garantisco, è estranea a questa comunità scolastica. Nell'attesa, potrebbe essere utile alla Sua riflessione la lettura del documento che Le allego, scritto da alcuni Suoi colleghi (anche del Liceo Classico) del Polo Liceale Fiore-Sylos di Terlizzi.

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mercoledì 11 Ottobre 2017

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