Calcio

Molfetta-Terlizzi, la “partita del cuore” per Salvatore D’Alesio

Pasquale Caputi
Salvatore D’Alesio con Saverio Bufi e Paolo De Gennaro
Ieri presidente del Terlizzi, oggi vicino ai colori della Molfetta Calcio
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Prima della classe contro una delle sue più immediate inseguitrici. Terlizzi contro Molfetta, in un “Paolo Poli” che si appresta a vivere una giornata di grande sport.

Ce ne sono di storie da raccontare per questa partita di cartello. E una di queste ha un nome e cognome: Salvatore D’Alesio. Presidente storico del Terlizzi, negli anni scorsi ha raccontato pagine importanti del calcio nella “città dei fiori”.

Uomo di sport, passionale e appassionato, oggi simpatizza e segue da vicino la Molfetta Calcio, una realtà che sta diventando certezza in questo campionato.

Salvatore D’Alesio, è un po’ la partita del cuore per lei.

Direi di sì, c’è sempre affetto per il Terlizzi. Lì ho trascorso è trascorro anni importanti della mia vita. In alcuni casi sono stato trattato un po’ male, certo, e non per colpa mia. Questo mi spiace.

La sua vita sportiva e professionale è stata ed è fortemente caratterizzata da Terlizzi, ma sono tanti gli ex di questa gara.

L’allenatore Pino Giusto, il direttore sportivo Gianluca Frascati. Poi i giocatori Ventura e Bartoli.

Ora si è avvicinato ai colori della Molfetta Calcio, per cui simpatizza.

Un gruppo di amici mi ha chiamato per stare con loro. Molti di questi sono miei pupilli, e io li seguo con affetto.

Sì è divertito per questo avvio di stagione?

A Inizio campionato no, ho assistito a due o tre partite davvero brutte. Dalla partita con Avetrana è cambiato tutto, soprattutto a centrocampo, dove ho vista voglia di lottare su tutti i palloni.

Si aspettava un Terlizzi così in alto?

Onestamente no. Sono stati bravi a costruire un buon gruppo con poco, non pensavo potessero stare già così in alto. Riconosco grande bravura a Michele Anaclerio, altro mio pupillo, sono certo farà una grande carriera da allenatore. In definitiva sono contento di come stia andando il Terlizzi. È nel mio cuore.

Ha qualche rimpianto per come sia andata lì?

I tifosi mi incolpano di aver ceduto il titolo, ma Terlizzi non mi ha mai aiutato. Da solo non potevo più proseguire.

Molfetta è invece caratterizzata da una gestione più “collegiale”. Un gruppo di persone che ha voluto mettersi insieme e soprattutto mettersi in gioco.

Specifichiamo: io sono sempre convinto che uno solo deve essere il presidente, ma siccome di questi tempi non ci sono più i mecenati, avere un gruppo di persone perbene è importante per fare calcio.

C’è un giocatore del Molfetta che le sta particolarmente piacendo?

Sto vedendo un grandissimo Ventura, ma il cambio di risultati è dovuto al centrocampo. In difesa, poi, Pinto e Bartoli stanno facendo grandi cose.

Che Terlizzi si aspetta?

Una squadra caricata al massimo, organizzata, che gioca molto sulla corsa, motivata.

Sarà importante il supporto dei tifosi.

L’anno scorso non c’era il campo a darci una mano. Il tifoso aveva difficoltà a seguirci. La vicinanza delle persone ora è percepibile.

Le sarebbe piaciuto affrontare il suo Bari? In fondo al momento è solo una categoria più su.

Non sto seguendo il Bari, sono ancora coinvolto e profondamente scosso da ciò che è successo. Sarebbe stato affascinante affrontarlo. Chissà che non possa accadere almeno in amichevole.

Conclusione. Molfetta-Terlizzi. Riflessioni di un tifoso speciale.

Terlizzi è nel mio cuore, non pensino che io faccia qualcosa contro di loro. Spero sia una bella partita.

domenica 21 Ottobre 2018

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