Spettacolo

Silent Festival, presentata l’edizione invernale: al Teatro di Ruvo fusione di musica e immagini

La Redazione
Presentazione dell'edizione invernale di Silent Festival 2022
La rassegna di musica e arti visive, ideata e organizzata dal Mat Laboratorio Urbano di Terlizzi, si svolgerà dal 18 al 19 febbraio
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Mercoledì scorso, al Nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, è stata presentata la prima edizione invernale del Silent Festival, la rassegna di musica e arti visive ideata e organizzata dal Mat Laboratorio Urbano di Terlizzi, che  si svolgerà dal 18 al 19 febbraio proprio negli spazi di via Pertini. Il Festival, con tre edizioni estive all'attivo, si reinventa e sperimenta una versione rinnovata, si apre a nuovi orizzonti territoriali nonché a collaborazioni. Espressione questa di una proiezione anche verso le generazioni future, come ha sottolineato Michelangelo Campanale, direttore artistico del Nuovo Teatro Comunale, svelando un’affinità di intenti con la realtà terlizzese.  Con lui, sul palco, il direttore artistico del Mat, Fabio Gesmundo; in collegamento Corrado Nuccini, direttore artistico del Silent Festival e del Centro Musica di Modena; l’assessora alle Politiche di comunità, Monica Filograno, e Maria Teresa Quercia di Almanacco Press, casa editrice indipendente, specializzata in grafica e illustrazioni..

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Gesmundo punta sul particolare valore di questa edizione che sancisce l’avvio di una collaborazione con il Teatro Comunale di Ruvo di Puglia anche al di là del progetto “Silent”, fucina di sperimentazione artistica in cui, partendo dai capolavori del cinema muto, si fondono linguaggio visivo e linguaggio musicale. Nuccini spiega che questa edizione sarà l’occasione per rinnovare l’impegno a ricercare nuovi linguaggi sonori e artistici attraverso sonorizzazioni dal vivo, mostre, talk e spettacoli audiovisivi, nonché per consolidare la partnership con il Museo nazionale del Cinema di Torino. Inoltre, la due giorni di Silent, paradossalmente, colmerà il silenzio dei mesi di blocco delle attività concertistiche dal vivo. Infine, a testimoniare la poliedricità della rassegna, c'è il percorso espositivo “Fermo/Immagine”, a cura di Almanacco Press. I classici del cinema e le pellicole cult contemporanee, spiega Quercia, sono reinterpretati, tramite la stampa risografica, attraverso una serie di locandine ispirate ai frame più iconici dei film entrati a far parte dell'immaginario collettivo. «Tante professionalità, tante valide competenze per questo evento»  aggiunge Campanale che, tuttavia, un’amara riflessione sull’assenza di un Assessorato regionale alla Cultura che possa con maggiore efficacia interpretare le istanze degli operatori del settore. Ricordiamo che il presidente Michele Emiliano ha conferito alla consigliera Grazia Di Bari la delega alle politiche Politiche culturali, al patrimonio materiale e immateriale e la valorizzazione dei borghi. «Dalla nostra – aggiunge il Direttore artistico del Teatro Comunale – abbiamo solo la forza dell’arte» vivificata dalla capacità di gettare ponti con altre realtà. Gli fa eco l’assessora Filograno per la quale la relazione instauratasi tra il Mat e il nuovo Teatro Comunale di Ruvo di Puglia è segno di  vitalità che trova espressione anche nella felice intuizione dello stesso Campanale di aver creato non solo una direzione collettiva del Teatro, ma di aver instaurato un sistema di relazioni con altre realtà culturali di valore e spessore.

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Silent Festival, la cui terza edizione ha visto il culmine con l’esibizione del gruppo composto da Nuccini, Xabier Iriondo (Afterhours), Karim Qqru (The Zen Circus) ed Emidio Clementi (Massimo Volume), coinvolgerà i migliori talenti del territorio nell’opera di valorizzazione e sonorizzazione del cinema muto internazionale. Sarà, in particolare, una due giorni ricca di eventi dedicati alla musica e all’arte, come talk, mostre e sonorizzazioni, realizzate nell’ambito del progetto di formazione Fucina del Suono, nato dalla collaborazione tra Mat laboratorio urbano e Accademia Musicale La Stella. L’edizione invernale del Silent Festival prevede, poi, due incontri sul tema della produzione discografica e dei live in epoca pandemica. Nel foyer del Teatro, oltre alla mostra “Fermo/Immagine”, sarà allestito il Book corner a cura dell’associazione Un Panda sulla Luna la quale proporrà una selezione editoriale originale e ampia che abbraccia in maniera trasversale i temi dell’arte, della musica e del cinema.

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Ecco il programma: venerdì 18 febbraio, alle 20, si terrà il talk “Identità discografica ai tempi della pandemia”. Si parlerà della sfida delle produzioni discografiche in un contesto di grande cambiamento e l'importanza dell'identità e della complessità della proposta stilistica e del formato fisico. Alle 20.30, gli allievi di Fucina del Suono, il progetto di formazione nato dalla collaborazione tra Mat laboratorio urbano e Accademia Musicale La Stella, sonorizzeranno il cortometraggio “L’ombrello di Charlot” di Henry Lehrman con Charlie Chaplin. L’esibizione dal vivo è il risultato di un laboratorio musicale curato da Fabio Gesmundo nei giorni precedenti al festival.  Alle 21, i compositore e produttore Enrico Gabrielli e il Silent Collective sonorizzano, in occasione del 700esimo anniversario della morte di Dante, “L’Inferno”, pellicola del 1911, con Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan, prodotta da Milano Films e dedicata, appunto, alla prima Cantica della Divina Commedia. Il film raggiunse importanti primati per l'epoca, per ragioni che spaziano dall’elevato spessore culturale alla lunghezza della pellicola (5 bobine, più di 1.000 metri, per un totale di un'ora e sette minuti), al costo di produzione, il più elevato mai raggiunto prima. Considerato il primo film europeo di grande impegno letterario, artistico e anche economico, la colossale produzione rappresenta l’Inferno attraverso 54 quadri ispirati alle celebri illustrazioni di Gustave Doré. A partire da qui, nell’ambito del progetto Soundtracks del Centro Musica del Comune di Modena, con la direzione musicale di Corrado Nuccini, la musica e la conduzione musicale di Enrico Gabrielli, nasce la produzione Inferno 1911. Enrico Gabrielli, polistrumentista, compositore e scrittore, membro di Mariposa, Calibro 35 e The Winstons,  ha realizzato assieme allo storico della fotografia Sergio Giusti e a EneceFilm, “UPM – Unità di Produzione Musicale”, presentato all'interno del Biografilm Festival di Bologna. Negli anni ha collaborato con musicisti del calibro di Damo Suzuki, PJ Harvey, Afterhours, Vinicio Capossela, Muse, Mike Patton.

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Sabato 19 febbraio: alle 20, si terrà il talk “Fra improvvisazione e vibrazioni collettive. La rimodulazione del concetto di condivisione e di fruizione dei concerti nell'era Covid”. Nel corso degli ultimi due anni, l'esperienza dei concerti e delle esibizioni dal vivo si è totalmente trasformata e, in alcuni casi, annullata. Dalle ceneri di un comparto pesantemente penalizzato nascono nuovi progetti che sfidano ogni legge di mercato per cercare un nuovo approccio al concetto di condivisione fra artisti e di fruizione da parte del pubblico. Alle 21, il live “On” con Adriano Viterbini, Riccardo Sinigallia, Ice One. Tre musicisti al centro di uno spazio. Oscillatori, filtri, piatti, diverse chitarre, 2 microfoni. Sopra le loro teste, un’installazione di schermi in grado di proiettare, in alternanza, le immagini in diretta delle mani che si muovono sugli strumenti e delle differenti rappresentazioni grafiche del suono (oscilloscopi, analizzatori di spettro) ma anche i primi piani delle persone in sala. Unico presupposto, la pura improvvisazione. L'espressione emotivamente più potente, diretta alla vibrazione collettiva e non ai virtuosismi, alla partecipazione fisica, simultanea, non ripetibile. Il punto di incontro tra quello che può essere mancato a molti rave e di cui abbiamo sentito la mancanza in tanti concerti. Necessariamente solo ora e qui, insieme. Riccardo Sinigallia, classe ’70, dal 1982 si appassiona al rapporto tra il suono e le parole. Parallelamente alla sua attività di cantautore ha composto colonne sonore  per il cinema e ha scritto, prodotto e collaborato con e per 6 Suoi Ex, Niccolò Fabi, Max Gazzè, Frankie Hi NRG, Tiromancino, Luca Carboni, La Comitiva, DeProducers, Coez, MinaCelentano, Motta e molti altri. Adriano Viterbini è chitarrista e fondatore dei Bud Spencer Blues Explosion & I Hate My Village. Autore di due album come solista (Goldfoil e Filmosound) Session man in studio e dal vivo per artisti italiani ed internazionali come Fabi-Silvestri-Gazze, Nic Cester (JET), Rokia Traorè e Bombino. Ice One, classe ‘66, al secolo Sebastiano Ruocco, conosciuto anche come DJ Ice One nel mondo dell’arte e della Musica, fin dall’ infanzia comunica con la musica, il ritmo, il rumore, il disegno e la pittura. Pioniere di serate solo Hip Hop ed Electrofunk, dal 1986 in poi si dedica a pieno regime anche alla produzione musicale, componendo e incidendo musica le cui caratteristiche peculiari sono la forza, l’impatto ritmico, in alternanza tra essenzialità e la tecnica del Wall Of Sound, ereditata dall ascolto delle produzioni di Phil Spector. Le sue produzioni e le sue selezioni musicali spaziano dall’ Hip Hop classico a quello sperimentale, e passano dalla Dubstep all’ Electro, dal Break Beat al Tech-Rock, dal Funk al Rare Groove in un Trip di sonorità sempre evocative tendenti al Dark e all’oscurità, senza dimenticare la Production Music per Colonne Sonore. (Abbonamento: http://bit.ly/AbbonamentoSilentWinter; 18 febbraio: bit.ly/SilentWinter18feb; 19 febbraio: bit.ly/SilentWinter19feb).

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sabato 12 Febbraio 2022

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