Lunedì 28 settembre prossimo cominceranno le lezioni in tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di Terlizzi.
Lo conferma un’ordinanza del sindaco Ninni Gemmato (n. 29 del 22 settembre) che recepisce le indicazioni, con riguardo ai tempi di riapertura delle scuole, da parte dei dirigenti scolastici della scuola media statale Gesmundo-Moro-Fiore e del I e II circolo didattico, rispettivamente Pappagallo e Don Bosco.
“Si ricomincia in sicurezza, dunque, grazie anche anche agli interventi di manutenzione straordinaria eseguiti dal Comune di Terlizzi presso l’immobile comunale di viale Gramsci (dove sono stati recuperati ben 9 ambienti), così come in tutte le scuole cittadine”, si legge in un comunicato dell’amministrazione comunale, che sta proseguendo la ricerca di ulteriori spazi da destinare alla didattica in emergenza covid.
Ieri mattina il sindaco ha incontrato il dirigente della scuola media Gesmundo-Moro-Fiore, Domenico Cosmai, insieme a una rappresentanza dei genitori firmatari di una petizione sull’argomento: “Ne è scaturito un proficuo momento di confronto nel corso del quale il preside ha chiarito come le norme sul distanziamento sociale hanno imposto una riorganizzazione della didattica, quale migliore soluzione possibile alternativa alla didattica a distanza e ai doppi turni”, sostengono da Palazzo di Città.
Amministrazione e comunità scolastica hanno convenuto sull’opportunità di coinvolgere altri soggetti istituzionali e sociali presenti sul territorio, al fine di proporre la sottoscrizione un vero e proprio patto di comunità: “Abbiamo valutato ogni soluzione possibile, stiamo percorrendo ogni strada che sia percorribile, vagliando tutte le possibilità consentite dalle norme in tema di sicurezza e prevenzione anti-Covid”, sottolinea l’amministrazione.
Le lezioni inizieranno lunedì 28 settembre in presenza e senza doppio turno, secondo la programmazione didattica messa a punto dalla scuola: “Il dialogo con il territorio andrà comunque avanti. Nel frattempo lavoreremo insieme con la scuole e con i genitori a un ’patto di comunità’ che coinvolga anche la Diocesi, le associazioni e tutti i soggetti che si sono già resi disponibili a offrire i propri spazi per le attività didattiche della Gesmundo-Moro-Fiore»”, conclude la nota.