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Aldo Sigrisi: «Pd primo partito e centrosinistra maggioranza in città, Gemmato ne prenda atto»

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
aldo sigrisi
Il risultato lusinghiero del voto per il Partito Democratico, che ha contribuito fortemente alla rielezione di Emiliano, impone per l'esponente dei dem riflessioni anche a livello locale
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A pochi giorni dalle consultazioni amministrative pugliesi, che hanno visto la rielezione di Michele Emiliano a presidente della regione con percentuali più che robuste, superiori a quelle di cui lo accreditavano tutti i sondaggisti indipendenti, le forze politiche locali iniziano a compiere le doverose analisi del voto.

A Terlizzi il riconfermato governatore ha ottenuto quasi il 54% delle preferenze contro il 29% circa dello sfidante Fitto, spinto dall’ottima performance del Partito Democratico – primo partito in città con il 28,07%, seguito molto a distanza da Fratelli d’Italia, che si è attestato all’11,28% – e delle altre liste civico-politiche a sostegno.

Sugli scudi, in particolare, il risultato di Francesco Paolicelli, candidato vicino al sindaco di Bari Decaro, che si è aggiudicato soltanto in città ben 1102 voti, della sua compagna di ticket, la molese Lucia Parchitelli, che ha ottenuto 598 preferenze, e di Domenico De Santis e di Mario Loizzo, entrambi oltre i 500. Meglio di questi ultimi da noi hanno fatto solo la candidata di Fratelli d’Italia Vittoria Allegretti – che però, malgrado i 628 voti presi a Terlizzi, non è entrata in consiglio – e il medico molfettese Felice Spaccavento, che nonostante l’exploit personale degli 840 voti terlizzesi e degli oltre 7000 mietuti nella sua circoscrizione è stato escluso dall’assemblea regionale perché la sua lista, Puglia Verde e Solidale, non ha superato la soglia di sbarramento del 4%.

Da qualunque lato lo si guardi, il risultato del Pd è indubbiamente ottimo e per Aldo Sigrisi, esponente dem della prima ora, attualmente membro dell’organismo di commissariamento della federazione barese del partito, impone riflessioni anche a livello locale, in particolar modo sul futuro dell’amministrazione targata Gemmato (la cui maggioranza di centrodestra proprio ieri sera ha peraltro perso un pezzo con la polemica uscita dai ranghi di Mariangela Galliani).

Il Pd, che tutti non perdono occasione di criticare, ma che è evidentemente una forza solida e trainante, è per distacco il primo partito a Terlizzi con 2966 voti e oltre il 28%. Abbiamo quasi triplicato la seconda lista più votata, Fratelli d’Italia, che ha preso soltanto l’11%. Direi che i numeri parlano chiaro, più di ogni analisi.

La percentuale ottenuta da Emiliano in città è stata anche più alta di quella globale regionale, ferma al 47%.

Qui da noi il governatore con 5652 voti ha praticamente doppiato Fitto, che ha preso 3564 preferenze. Il risultato descrive molto bene il lavoro fatto dal Partito Democratico, che ha sostenuto candidati che sono stati premiati dagli elettori locali.

Come dev’essere interpretato questo risultato a livello politico cittadino?

Il centrosinistra a Terlizzi è senza dubbio maggioranza. Il voto di domenica scorsa ha confermato chiaramente questo orientamento e la giunta Gemmato dovrà prenderne atto.

Qual è la situazione politica in questo momento a Terlizzi?

L’amministrazione Gemmato è in caduta libera. Da mesi. Il voto di domenica è stato l’ultimo atto, ma è da molto tempo che l’azione amministrativa è di fatto ferma: urbanistica, opere pubbliche, organizzazione scolastica. A questo si aggiunga anche lo scarsissimo monitoraggio del territorio con ricadute sulla sicurezza dei cittadini. Come se non bastasse, nelle ultime settimane il sindaco si è speso moltissimo per Raffaele Fitto ma i cittadini hanno respinto fermamente l’idea che il primo responsabile della chiusura del Sarcone potesse tornare a essere presidente della Regione. Mi sembra una reazione chiara ed eloquente. Il sindaco deve prendere atto di una situazione non più sostenibile.

Qual è la strada per il centrosinistra di qui alle prossime elezioni?

Il Partito Democratico è centrale in questa fase politica. Lancio un fiducioso appello a tutti i soggetti politici e associativi di centrosinistra e a tutti i liberi cittadini che non si riconoscono nelle idee del centrodestra di Gemmato ad avviare un percorso condiviso che culmini in una proposta di governo solida e affidabile. Terlizzi merita di meglio.

giovedì 24 Settembre 2020

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