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Perrone: «Gemmato “capriccioso” su riordino ospedaliero». Il sindaco: «Mai parlato di spartizioni»

La Redazione
gino perrone
Il candidato sindaco di Corato ha affermato in un comizio che Gemmato si sarebbe rifiutato di trovare un accordo per la realizzazione di un "ospedale integrato" su scala territoriale tra Umberto I e Sarcone
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Il dibattito della campagna elettorale in corso per le imminenti elezioni regionali si concentra anche e soprattutto in materia di riordino ospedaliero, con il centrodestra a sostegno di Fitto che richiama costantemente Emiliano alle sue responsabilità sulla riconversione e sullo smantellamento di molti nosocomi del territorio, penalizzati dalle politiche sanitarie della Regione negli ultimi anni.

A rompere gli schemi, tuttavia, sono state nelle ultime ore le parole del candidato sindaco – già primo cittadino – di centrodestra di Corato, Gino Perrone, che nel corso di un comizio ha affermato che il sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato si sarebbe rifiutato di trovare un accordo per la realizzazione di un “ospedale integrato” di primo livello diffuso su scala territoriale tra il Sarcone e l’Umberto I di Corato, polo che di fatto sarà creato assieme al Don Tonino Bello di Molfetta, presumibilmente attraverso la dislocazione dei vari reparti medici. “Abbiamo formato un ospedale integrato di primo livello con Molfetta. Prima era Terlizzi… Terlizzi ha fatto il capriccioso [sic] perché il sindaco non ne voleva sapere e si è raggiunto l’accordo con Molfetta”, è stata la versione fornita da Perrone nel pubblico comizio.

L’opposizione consiliare di Terlizzi non si è fatta pregare per chiedere conto a Gemmato di questa ricostruzione. “A raccontarla non sono i soliti consiglieri di opposizione ma l’ex sindaco di Corato, amico di Gemmato e di Fitto, che ieri ha detto pubblicamente ed in maniera chiara la verità sul perché l’ospedale Sarcone non è ancora stato riconvertito e attualmente non funziona a regime. ‘Il sindaco Gemmato ha fatto il capriccioso’, solo video e foto per becera campagna elettorale, anziché sedersi al tavolo con gli altri sindaci per il bene dei cittadini. Gemmato si è sempre sottratto a qualsiasi confronto con i vertici della Asl e bloccato la concertazione (diversamente dagli altri sindaci), bloccando di fatto la piena attuazione dei posti letto e di tutto quello che è previsto per far risplendere il nostro ospedale (che non è stato affatto chiuso!)”.

A stretto giro di posta è arrivata la replica del sindaco Gemmato, che si smarca dalla chiamata in causa di Perrone, il quale – considera – “mi definisce ‘capriccioso’, perché ‘non ne volevo sapere’ di un presunto accordo con Corato, riguardante una spartizione di reparti tra gli ospedali. Tale accordo si sarebbe invece concluso, secondo Perrone, tra Corato e Molfetta e avrebbe portato ad un non meglio definito ‘ospedale integrato’”.

“Desidero solo precisare di non aver mai parlato di spartizione di reparti ospedalieri né col Sindaco di Corato, né col Sindaco di Molfetta, né tantomeno con Perrone – sottolinea il primo cittadino di Terlizzi -. Gino Perrone dovrebbe sapere bene che il centrosinistra e Emiliano hanno devastato la sanità pugliese e che conduco da tempo una lunga battaglia politica e civile che ha come unico obiettivo quello di dotare tutto il Nord Barese, compresa Corato, dei servizi ospedalieri di primo livello. Sono convinto che lo stress da campagna elettorale abbia giocato un brutto scherzo all’amico Gino Perrone. Mai come oggi Gino ha bisogno del supporto di tutti, anche di memoria”, è conclude con ironia Gemmato.

lunedì 14 Settembre 2020

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