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Processo Pandora, riconosciuto il danno al Comune di Terlizzi. Il sindaco: «Siamo una comunità sana»

La Redazione
Gemmato
Ninni Gemmato commenta la sentenza del Tribunale di Bari relativa al processo «Pandora»
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«È un bel giorno per Terlizzi, è il giorno del riscatto per la nostra comunità che oggi ottiene giustizia e viene ripagata del grave danno d’immagine subito».

Il sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato commenta così la sentenza del Tribunale di Bari relativa al processo «Pandora» nel quale risultano coinvolti soggetti appartenenti a una famigerata organizzazione criminale terlizzese.

«Terlizzi è la Città dei fiori. Terlizzi non si tocca», afferma Gemmato. «Sullo sfondo di questa vicenda giudiziaria resta l’esempio di una classe politica e di una città impermeabili a qualsiasi contaminazione criminale che, al contrario, hanno avuto il coraggio di metterci la faccia, entrare in un’aula di tribunale e difendere la credibilità e la reputazione di una comunità sana».

Il Comune di Terlizzi, rappresentato dall’avvocato Roberto Lopelli di Bari, sin da subito si era costituito nel processo. Tale decisione, fortemente voluta dal sindaco Gemmato, nasceva dalla convinzione che gli imputati, tentando di infiltrare e acquisire il controllo del mercato dei fiori (così come accertato dalle indagini delle autorità inquirenti), avevano procurato un grave danno d’immagine alla comunità terlizzese. Tesi che è stata accolta in sede processuale: nella sentenza di oggi alcuni degli imputati sono stati condannati, tra le altre cose, «al risarcimento del danno — da liquidarsi in separata sede — in favore del Comune del Terlizzi», oltre alla rifusione delle spese processuali sostenute dalla stessa parte civile.

martedì 28 Gennaio 2020

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