Politica

Centrale a biomasse, Legambiente deposita un’istanza di annullamento della procedura abilitativa

La Redazione
Una centrale a Biomasse
Per il circolo locale dell'associazione ambientalista infatti vi è una "evidente erroneità della procedura Pas" avviata da Sorgenia srl, società proponente il progetto della centrale
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Legambiente Terlizzi, come annunciato, con una istanza protocollata ieri, 8 gennaio, ha richiesto al Comune di Terlizzi “che la Procedura Abilitativa Semplificata (Pas) avviata dalla società Sorgenia Bio Power srl per la realizzazione dell’impianto per la produzione di biometano liquido dalla digestione anaerobica di sottoprodotti agricoli, venga posta nel nulla e dichiarata improcedibile, stante la competenza della Regione Puglia al rilascio di Autorizzazione unica”.

Per il circolo locale dell’associazione ambientalista infatti vi è una “evidente erroneità della procedura Pas avviata dalla società proponente”. Tale rilievo è suffragato da una pronuncia del Consiglio di Stato del marzo 2017 “che, in una fattispecie totalmente sovrapponibile a quella che ci occupa, ha escluso l’applicabilità della procedura Pas, dovendosi invece in tali ipotesi procedere con l’Autorizzazione Unica Regionale”.

Legambiente allega alcuni stralci della sentenza, secondo cui “il legislatore, nel rendere possibile l’ubicazione di impianti di produzione di energia anche in zone classificate agricole, non intende consentire, in via generalizzata, la possibilità di ubicare impianti, per così dire ‘a discrezione del privato’, derogando alle destinazioni impresse al territorio dagli strumenti urbanistici”.

“La disposizione in esame, infatti, contiene una ‘possibilità’, offerta alla Regione in sede di rilascio di autorizzazione unica regionale (di cui al precedente co. 3), di consentire l’ubicazione anche in zone classificate agricole dagli strumenti urbanistici regionali, ed a tal fine indica alla medesima Regione una serie di elementi dei quali la stessa deve tener conto, laddove intenda determinarsi a tale scelta”, continua Legambiente.

“Chiarendo, così, la competenza esclusiva della Regione (e non del Comune) nel rilascio di simili autorizzazioni che, peraltro, devono tener conto della particolare zonizzazione in cui è prevista l’ubicazione dell’impianto e previo bilanciamento degli interessi pubblici presenti e tenuto conto degli elementi indicati dal legislatore”, precisa Legambiente.

giovedì 9 Gennaio 2020

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