Il Prefetto di Bari riceverà, attraverso un suo delegato, i sette consiglieri comunali di opposizione terlizzesi che hanno richiesto un incontro a proposito delle due mozioni sugli assessori all’agricoltura e all’urbanistica.
La convocazione è per venerdì prossimo, 15 novembre (ore 9 e 30), all’indomani del consiglio comunale in programma per il 14 novembre.
Il 5 novembre scorso con una istanza formale Grassi, De Chirico, Sigrisi, Volpe, Minutillo, D’Amato e Morrone hanno rinnovato infatti la richiesta di inserire tra i punti in discussione nella prossima assemblea comunale le due mozioni riguardanti la posizione del sindaco Gemmato e della giunta in merito alla condotta dei due assessori, in primis il titolare dell’agricoltura Fedele Dimitrio, ritenuto inattivo e scarsamente presente negli appuntamenti istituzionali, e in secondo luogo la delegata all’urbanistica Laura Chiapparino, in merito a un presunto abuso edilizio di cui sarebbe responsabile un suo congiunto presso una abitazione di proprietà sita nel centro storico della città.
La minoranza sollecita Gemmato a revocare “senza indugio e con estrema immediatezza” l’incarico ai due componenti la giunta comunale. Le due mozioni erano già state rubricate tra gli argomenti all’ordine del giorno del consiglio del 18 ottobre scorso, che tuttavia l’opposizione consiliare ha disertato reputandone illegittima la convocazione, in quanto durante la riunione della commissione affari istituzionali la seduta sarebbe stata – secondo la minoranza – fissata in un primo momento per il 22 ottobre per poi essere unilateralmente anticipata di qualche giorno.
Sfuma, tuttavia, la possibilità (caldeggiata dalla minoranza) di trattare i due punti durante l’assemblea comunale di giovedì prossimo, con particolare attenzione per la posizione di Fedele Dimitrio: “è evidente che sarà cura degli scriventi – specifica l’opposizione – esporre in aula il dettaglio delle assenze e inattività dell’assessore all’agricoltura sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo” in modo che “possa la massima assise valutare il disservizio istituzionale” prodotto nell’arco della presente consiliatura.