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Giornata delle Forze Armate, Gemmato: «I giovani non si arrendano all’autocommiserazione»

La Redazione
Giornata delle Forze Armate
Al centro del discorso del sindaco durante la cerimonia istituzionale il divario tra Nord e Sud, purtroppo sempre attuale
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«A voi giovani, cittadini di domani, chiediamo di condividere una sfida che non deve essere, e neanche apparire, impossibile. Occorre archiviare una volta per tutte questo dualismo Nord-Sud. Occorre offrire un finale nuovo alla narrazione un po’ noiosa e stantia di un Mezzogiorno pigro, arretrato e ottuso. E’ un retaggio storico figlio di vicende del passato, uno stereotipo ostinato, un pregiudizio al quale vi esorto a non arrendervi mai». Si rivolge soprattutto ai giovani e alle scolaresche presenti in piazza, il discorso del sindaco Ninni Gemmato, in occasione della giornata dedicata all’unità dell’Italia e alle forze armate.

Al centro del discorso durante la cerimonia istituzionale di stamattina, il divario tra Nord e Sud purtroppo sempre attuale. «Nell’ultimo “Forum 2019 Mediterraneo in Sanità” che si è tenuto appena qualche settimana fa presso la Fiera del Levante a Bari – fa presente Gemmato – sono state rese pubbliche alcune autorevoli ricerche da cui si evince un dato allarmante: crescono, e continuano a crescere, le disuguaglianze tra le regioni del Sud e quelle del Nord con riferimento non solo alle infrastrutture tecnologiche a servizio dei pazienti, quanto soprattutto al capitale umano che opera nei nostri ospedali. Il Sud, e la Puglia in particolare, è agli ultimi posti in Italia nelle classifiche dell’assistenza sanitaria. Ma non solo: anche per quanto attiene all’utilizzo dei fondi strutturali europei, in particolare quelli destinati all’agricoltura, la situazione è drammaticamente analoga. E anche in fatto di politiche per la gestione del ciclo dei rifiuti e di sostenibilità ambientale, le regioni meridionali appaiono costrette a inseguire, non senza affanni e contraddizioni, quelle settentrionali».ù

«Non arrendetevi mai all’autocommiserazione – dice il primo cittadino rivolgendosi ancora ai giovani – non cedete all’immagine di un Paese condannato a essere diviso e culturalmente sfilacciato. Ricordatevi sempre che il progresso di una comunità, la sua emancipazione, è la sommatoria anche dei piccoli comportamenti e dei gesti di ciascuno di noi. E’ dalle piccole cose che si comincia. E’ da noi stessi che parte la riscossa». «A voi ragazze e ragazzi oggi chiediamo di crederci. Di non arrendervi a un destino preconfezionato. A voi affidiamo la sfida di completare l’unità di questo Paese attraverso le vostre intelligenze, il vostro talento e il vostro coraggio».

lunedì 4 Novembre 2019

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