L’opposizione replica al sindaco, che ieri ha polemizzato in materia ospedale, mettendo in evidenza la situazione di degrado in cui versa parte degli ambulatori, dove nei giorni scorsi sono caduti dei calcinacci in orari di lavoro, mettendo a repentaglio l’incolumità dei dipendenti e dei pazienti.
In particolare, Gemmato ha sollecitato i suoi avversari politici – definiti “statisti da tastiera” – a prendere posizione sull’ospedale di Terlizzi, stigmatizzando la cattiva gestione in tema sanità del governatore Pd Emiliano.
La minoranza però non ci sta e risponde punto su punto. La nota di Città Civile esordisce con ironia: “a quanto pare gli sono serviti sette anni di governo per diagnosticarne criticità e problematiche”. Le foto condivise sui danni all’ambulatorio del Sarcone, continua sarcasticamente Cc, “sembrano di qualche scuola di Terlizzi, la Millico per esempio”.
“Il problema è che Gemmato non ricorda bene, o fa finta di non ricordare – riflette il movimento -. Al Sindaco vorremmo ricordare che chi ha ‘ghigliottinato’ il Sarcone è un tale di nome Fitto”, mentre “c’era un’amministrazione di destra che vedeva Gemmato presidente del consiglio comunale. Quella amministrazione non ha mosso un dito per impedire lo scempio”.
Più articolata e densa la risposta del consigliere Pd Grassi, che sottolinea come già a luglio l’opposizione avesse avanzato in consiglio “richiesta di discutere in aula consiliare della salute pubblica e dell’ospedale Sarcone, chiedendo di far partecipare al dibattito il Presidente della Regione Emiliano, quale assessore competente in materia, o un suo delegato”.
A questa richiesta – continua Grassi – l’amministrazione ha sì inviato una nota a Emiliano per indicare tre possibili date per il consiglio sul Sarcone e il riordino ospedaliero, ma non ha dato seguito a questo invito: “Nessuno di quelli che contano ha il buon senso di telefonare al Presidente, di sollecitare la segreteria particolare, di avvicinare il capo di gabinetto, di coinvolgere alcuni dei Consiglieri di Opposizione più vicini al Governatore per ‘intercedere’. Eppure chi governa la cittadina dovrebbe avere tutto l’interesse a marcare a uomo il Presidente, pur di raggiungere migliori situazioni. Invece no”, considera Grassi.
E se nell’ultimo consiglio pre-festivo (celebratosi il 30 luglio) l’intero consiglio ha convenuto di stralciare l’argomento a momenti più consoni e tranquilli (si era infatti a pochi giorni dalla Festa Maggiore), l’amministrazione non ha inteso – accusa Grassi – approfondire o semplicemente discutere il contenuto della lettera-proposta del Direttore Generale dell’Asl di Bari, pervenuta al Comune di Terlizzi giusto l’indomani, primo agosto, “di valorizzazione del Sarcone. Nonostante – continua Grassi – il direttore avesse informato “di essere disponibile a discuterne con l’Ente Locale, avendola peraltro impiantata sulle volontà del Presidente Emiliano. Questa missiva resta però ‘top secret’ nei cassetti del Municipio”.
Insomma per l’esponente dem l’amministrazione ha volontariamente posposto il “topic” Sarcone e adesso coglie “l’occasione di alcuni calcinacci di cornicioni caduti, per avviare una campagna promozionale mediatica ‘contro'”, dimenticando – prosegue Grassi – “di avere un assessore comunale fantasma da due anni – proprio alle manutenzioni. Dimenticano che nell’amministrare ci vuole buon senso”.