A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, il consigliere comunale del Partito Democratico Michelangelo De Chirico torna a parlare della situazione dell’edificio che ospita gli alunni del II Circolo Didattico “San Giovanni Bosco”, in Via Millico.
A seguito di un sopralluogo effettuato nella mattinata di ieri, De Chirico incalza l’amministrazione comunale su alcune problematiche strutturali e relative alla manutenzione del plesso. “La dirigente [la neoinsediata Clara Peruzzi, n.d.r.] ha tentato invano in più modi di interloquire con l’amministrazione comunale e con gli uffici”, rivela l’esponente dell’opposizione, che prosegue elencando quelli che, a suo modo di vedere, sono le emergenze del plesso scolastico.
“La posizione degli uffici di segreteria deve essere dislocata presso la scuola, non ci può essere un distacco fisico tra la scuola da dirigere e la dirigenza – incalza De Chirico -. Per raggiungere l’attuale sede presso i Servizi Sociali, occorre percorrere la scala antincendio, con seri problemi per chi ha passeggini o scarpe inadatte”, continua il “quaderno di doglianze” del consigliere.
“L’ascensore è guasto da immemorabile tempo, si dice nei corridoi che bisogna fare la gara per sostituire un meccanismo ma tutto tace e, nei prossimi giorni, molte mamme vivranno i disagi del punto precedente – prosegue la nota critica -; la caldaia dell’impianto termico della scuola Don Bosco va sostituita e bisogna prevedere un impegno di spesa per poter indire una gara, cosa che l’amministrazione non avrebbe ancora fatto; stesso discorso per la pensilina, bisognava approfittare delle vacanze estive per fare i lavori”, suggerisce l’ex candidato sindaco, che definisce lo stato della scuola “un pessimo biglietto da visita per la nuova dirigente, che il primo giorno non sapeva addirittura come raggiungere il suo ufficio ed oggi non sa ancora con chi parlare per risolvere i problemi seri dei plessi scolastici da dirigere”.
“Da cittadino terlizzese mi sento mortificato, da consigliere di minoranza mi sento offeso per lo scarso rispetto istituzionale riservato ai numerosi contributi costruttivi e preventivi rimasti inascoltati. Ed ora, corri con l’emergenza/urgenza!”, conclude, sibillino, De Chirico.