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Mercatone, Marcello Gemmato: «Ho incontrato delegazione management». Stasera il comizio post-europee

La Redazione
marcello gemmato
«Incontro utile non solo ad acquisire importanti elementi sulla vicenda, ma anche e soprattutto ad accogliere le istanze di chi paga oltre misura le responsabilità di terzi con l'incertezza del futuro»
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Il deputato di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato stasera terrà un comizio davanti alla sede del suo partito (ore 20, Corso Vittorio Emanuele II, 16) per ringraziare gli elettori. Candidato nelle liste di FdI alle elezioni europee del 26 maggio scorso, Gemmato ha ricevuto oltre 16mila voti, che non sono tuttavia bastati a far scattare il seggio.

Un risultato reputato da Gemmato comunque straordinario, “frutto del lavoro della classe dirigente locale, degli eletti, degli amministratori ed anche del mio lavoro sul territorio al fianco della mia comunità”.

Il comizio di stasera sarà forse occasione, per l’onorevole – nonché segretario della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati -, di parlare della situazione Mercatone Uno, il cui fallimento ha messo sulla strada ben 54 dipendenti terlizzesi.

“Ho incontrato insieme all’onorevole Mauro Rotelli, alla Camera dei Deputati, una delegazione del management del Mercatone Uno. L’incontro è stato utile non solo ad acquisire ulteriori ed importanti elementi sulla vicenda ma anche e soprattutto ad accogliere le istanze e le proposte di chi paga oltre misura le responsabilità di terzi con l’incertezza del proprio futuro”, ha dichiarato ieri Gemmato.

“È per questo motivo che ritengo opportuno l’ennesimo appello al Governo affinché mantenga alta l’attenzione verso il problema – continua la nota -. A riguardo vorrei che l’Esecutivo fosse consequenziale alle promesse fatte in sede di tavolo ministeriale al Ministero dello Sviluppo Economico del 27 maggio scorso nel corso del quale, in presenza mia e dei lavoratori, garantì il ricorso agli ammortizzatori sociali sostenendo, quindi, che il Tribunale di Bologna, entro una settimana, avrebbe dovuto autorizzare la procedura di amministrazione straordinaria. Il Governo valuti, inoltre, la possibilità di dare un forte segnale di discontinuità in ordine all’attività commissariale che, considerata l’attuale tragica situazione, non sembra aver contribuito a conseguire risultati significativi. È in gioco il futuro di 1860 lavoratori e delle proprie famiglie e di 500 aziende fornitrici che rappresentano un indotto di oltre 10.000 persone”.

venerdì 7 Giugno 2019

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