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L’Associazione Festa Maggiore: «Tutto tace sul fronte Fondazione»

La Redazione
Festa Maggiore 2018
«Lo sforzo di personaggi illustri come don Gaetano Valente e l'architetto Gargano non è per nulla messo in risalto se non quando, in estate, si apre sempre lo stesso sipario sullo stesso scenario»
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L’Associazione Festa Maggiore critica l’amministrazione sulle insufficienti strategie di promozione della Festa Maggiore.

“Incuriosisce il ritrovamento dell’immagine del nostro carro su una rivista di 109 anni fa, ‘La Domenica del Corriere’ del 24-31 maggio 1908 – si apre la nota dell’associazione -. Quanta visibilità veniva data al nostro maestoso Carro Trionfale impaginando una foto della festa nel maggio 1908 insieme ad articoli importanti come quello corredato dalla foto del ministro della guerra, l’allora senatore Casana, e delle celebrazioni inaugurali del Palazzo dell’Agricoltura a villa Borghese in Roma col Re Vittorio Emanuele III di Savoia”.

“Un secolo fa la nostra Festa Maggiore veniva pubblicata sulle riviste più importanti all’interno de ‘Il Corriere della Sera’ – continua il comunicato -. Oggi, purtroppo, sfugge a molti, ma non a noi, che tutto rimane qui, nel nostro orto, come vogliono tutti quelli che vogliono che vada cosi. ‘Se vogliamo che tutto cambi, è bene che tutto rimanga così com’è’: parafrasando l’illustre Tomasi di Lampedusa”, considera l’associazione.

“Lo sforzo di personaggi illustri come don Gaetano Valente, l’architetto Gargano e di una modesta Associazione di pochi appassionati non è per nulla messo in risalto se non quando, in estate, si apre sempre lo stesso sipario sullo stesso scenario. Stessi attori, stessi sorrisi e, oggi, come direbbe qualcuno… stessi selfie”, osserva.

“Cento anni fa i mecenati promotori di simili articoli erano signori della caratura come: La Contessa lannuzzi Amati Cellere piena di brio ed eleganza fiorentina, la gentile signora Bovio, là simpaticissima coppia Sylos Labini, l’avvenente signora del cavalier Domenico de Gemmis sempre fresca e sorridente la distintissima signora Marinelli Cassano con la sig.na Marina Bovio, Lucrezia e Anna Sylos Labini leggiadri fiori dell’aristocratica Bitonto. E fra gli uomini: Iannuzzi, Marinelli, Sylos Labini, principe Frasso Dentice, il nostro Tommaso de Gemmis e altri da ricercare”, prosegue la nota.

“Oggi, invece, un paio di giornali mensili locali menziona l’evento per prassi, catalogandolo tra i tanti riti celebrativi che scandiscono l’estate terlizzese – polemizza l’associazione – Sembrano relegati a meri voli pindarici i tentativi dell’Associazione Festa Maggiore che tante volte ha chiesto a gran voce una partecipazione non solo emotiva, ma fattiva di tutta la comunità terlizzese e di tutti i politici per concretizzare la richiesta finalizzata a creare una Fondazione, senza fini di lucro, che consenta la giusta visibilità alla nostra festa. Si rammenta a tal proposito la delibera del consiglio comunale del 3 marzo 2015 che ha conseguito 11 voti favorevoli e 3 astenuti. Eppure tutto tace. Saremo svegliati sicuramente dal festoso risuonare di fuochi e campane nel dì di festa, ma inevitabilmente torneremo a casa mesti, sapendo che la rappresentazione è terminata e che altre repliche seguiranno negli anni a venire”, conclude il comunicato.

sabato 9 Febbraio 2019

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