Politica

«Ecco come i terlizzesi avrebbero investito i tributi sottratti dalla Censum»

Michele Colaleo
la corrente
La Corrente, invitando i cittadini a partecipare al prossimo consiglio comunale, ha realizzato un video per raccogliere suggerimenti sull'utilizzo delle risorse economiche comunali
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Il movimento politico di opposizione “La Corrente” ha pensato di sollecitare la partecipazione attiva della cittadinanza del Consiglio comunale odierno in un modo decisamente originale.

Alcuni suoi esponenti, armati di smartphone e di spirito d’iniziativa, hanno infatti deciso di realizzare delle piccole interviste a numerosi passanti, postando poi il resoconto sulla propria pagina Facebook.

Da tutti i contributi filmati si evince un vivo ed appassionato interesse agli sviluppi più recenti della politica terlizzese, inevitabilmente legati alla sentenza di primo grado del processo Censum.

Interrogati sul consiglio comunale dedicato alla discussione pubblica sui risvolti del verdetto, molti cittadini hanno innanzitutto manifestato l’intenzione di essere presenti fisicamente al dibattito, così da poter ascoltare dal vivo le ragioni ed i fatti presentati dalle parti politiche a confronto.

Alle domande su come avrebbero speso la quota pro-capite (di circa duecento euro) del milione di euro in tributi distratti dalla Censum dalle casse comunali, i cittadini hanno poi risposto fornendo degli spunti di riflessione interessanti, che mettono in evidenza le problematiche da loro maggiormente sentite e ritenute di più grave entità.

Diverse le richieste di manutenzione delle strade e dell’illuminazione pubblica, ma c’è pure chi chiede di investire sulla cultura, disponendo l’apertura di una pro loco che operi per valorizzare il centro storico o di un ufficio relazioni col pubblico, da sfruttare anche per mettere in rete le diverse realtà associazionistiche del territorio.

C’è inoltre chi propone la realizzazione di più aree verdi per i cani o l’abbattimento dei tributi per le attività commerciali locali. Dalle idee degli intervistati emerge oltretutto una forte sensibilità verso i più svantaggiati: interessante è a tal proposito l’idea di istituire un “taxi sociale” per i disabili, grazie al quale diverrebbe per loro più agevole muoversi in paese e si verrebbe incontro ai problemi dei familiari, spesso impossibilitati per impegni lavorativi a seguirli in tutti gli spostamenti.

Un’altra esigenza condivisa riguarda la sostenibilità del traffico urbano, spesso congestionato dalla presenza di troppe auto in strade troppo strette, disagevoli e più facilmente percorribili grazie intensificando ed incentivando l’uso dei mezzi pubblici.

Nella parte finale delle tante mini-interviste, gli attivisti di Corrente hanno chiesto ai cittadini di mettersi nei panni di Gemmato, e cioè quelli di un sindaco che è a conoscenza della sottrazione di denaro pubblico a danno dei cittadini: “come vi sareste comportati?”, è stata la domanda.

Le risposte sono state pressoché identiche: i terlizzesi interpellati riterrebbero doverosa la costituzione di parte civile contro tutti gli indagati, la messa in atto di procedimenti disciplinari contro il personale comunale eventualmente coinvolto e forme (pecuniarie e morali) di risarcimento alla comunità.

martedì 22 Gennaio 2019

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