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Censum, Minutillo: «La giustizia farà il suo corso, ma la sciatteria di Gemmato rimane»

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
gaetano minutillo
Forza Italia interviene sugli sviluppi del processo di primo grado Censum attraverso il suo coordinatore cittadino
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La segreteria terlizzese di Forza Italia, per mezzo del suo coordinatore, Gaetano Minutillo, interviene sugli sviluppi del processo di primo grado Censum.

“La sentenza di primo grado sembra delinearsi come una arma di distrazione di massa, fiumi di parole anche sui social partorite per confondere ulteriormente le idee ai cittadini terlizzesi. La vicenda, grave nelle sue implicazioni, ha due binari. Quello giudiziario: il 9 gennaio scorso è stata emessa la condanna nel processo di primo grado nei confronti del legale rappresentante della Censum e della Dirigente del I Settore del Comune di Terlizzi. Vicenda grave da un punto di vista penale e personale, nella quale non vogliamo entrare nel merito, consapevoli di essere sempre stati garantisti, la giustizia faccia il proprio corso. Consapevoli altresì che le sentenze dei giudici si rispettano ed ai cui effetti va dato seguito nel tempo più breve possibile”.

L’altro versante, più importante secondo Minutillo, è l’analisi storico-politica della questione, e “va affrontata nella sua interezza. E’ del tutto evidente che la vicenda risale al periodo 2008-2012, ed a quei tempi il sindaco non era Gemmato, se non nella seconda metà del 2012. Il peccato originale è stato quello di affidare ad una società esterna, la Censum, la riscossione dei tributi, facendo transitare i soldi dei contribuenti terlizzesi sui conti correnti della stessa Censum, che poi, dal 2008 al 2012, non ha più riversato interamente le somme nelle casse del Comune fino ad arrivare ad un ammanco di 1,2 milioni di euro, sottratti ai terlizzesi. Questa verità storico-amministrativa non si può cancellare o camuffare, ha delle responsabilità ben precise in alcuni amministratori dell’epoca. Parte di quei stessi amministratori con i quali Gemmato nelle elezioni amministrative del 2012 da candidato Sindaco, invece di isolare, ha fatto accordi, ha preso a piene mani i voti, risultati determinanti per la sua elezione. Bene si è fatto nel 2013 ad internalizzare – Forza italia era fortemente a favore – il servizio di riscossione dei tributi, che oggi vengono versati nelle casse del Comune. Oggi non potrebbe esserci più un caso Censum, ma quella stessa sciatteria, quella stessa disattenzione che ha portato alla genesi del caso Censum è alla base del governo quotidiano della cosa pubblica odierna da parte del sindaco Gemmato. Basti pensare alla gestione con affidamenti diretti e continue proroghe di appalti per milioni di euro, da quello per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, a quello per la gestione della pubblica illuminazione, che dopo la durata trentennale, nel 2018 è stato prorogato ed oggi siamo ancora costretti a vedere al buio, ogni sera, interi quartieri del paese. Se fosse possibile, la cosa ancora peggiore è vedere in che modo è gestita la macchina burocratico-amministrativa. Terlizzi oramai vive una situazione di precarietà, il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, vincitore di concorso, è andato via a Trani e non si è pensato velocemente di sostituirlo. Bontà sua, dobbiamo ringraziarlo, viene a scavalco a Terlizzi due volte a settimana. Il Comandante dei Vigili Urbani condiviso con Molfetta, quindi non sempre presente sul nostro territorio. Oggi, a seguito della sentenza Censum, nominato anche dirigente del settore Servizi Finanziari e, nonostante le sue riconosciute capacità, non ha nessuna competenza in materia di bilancio e gestione dei servizi finanziari. Nessuna programmazione. Non si può amministrare in questo modo un paese complesso come Terlizzi”, continua Minutillo.

“Tutto questo, in quanto il primo cittadino, invece di coinvolgere le risorse migliori della città, è stato impegnato nella sua mutazione genica da sovranista a ‘sovrano-poltronista’, senza una azione costante di sviluppo della città e più attento ed impegnato a fare l’equilibrista per mantenersi a galla, elargendo qua e là posizioni di gestione del potere. Si riparta da una visione comune dello sviluppo di città, con tutte quelle forze politiche, civiche e sociali, alcune delle quali coerentemente ieri come oggi, si riconosco alternative al mondo Gemmato, per ridare a Terlizzi quello che merita, una classe dirigente disinteressata, competente, coerente, interessata esclusivamente al paese e non alla scalata politica personale e familiare”, è la conclusione del consigliere di Forza Italia.

venerdì 18 Gennaio 2019

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