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Censum, la maggioranza replica alle accuse: «Condanna Panzini è in primo grado e non definitiva»

La Redazione
il maltolto
I consiglieri di centrodestra rispondono alla richiesta, rivolta dall'opposizione al sindaco, di una presa di posizione sulla sentenza emessa l'altro ieri dal Tribunale di Trani
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A due giorni dalla sentenza di primo grado sull’affaire Censum, i consiglieri comunali di maggioranza replicano con un comunicato congiunto alle insistite richieste, rivolte dall’opposizione al sindaco Gemmato, di una presa di posizione in merito alla condanna della dirigente del I Settore del Comune di Terlizzi Francesca Panzini a 3 anni e 6 mesi per peculato nel processo relativo allo scandalo tributario.

Il centrodestra difende il primo cittadino di Terlizzi dagli attacchi della minoranza consiliare, che ne pretende le dimissioni per non aver costituito parte civile il Comune di Terlizzi contro la dirigente, ma soltanto nei confronti del rappresentante legale dell’ex società di riscossione tributi Vito Redavid, condannato da parte sua a 5 anni di reclusione. Entrambi i condannati, stabilisce la sentenza del Tribunale di Trani, sono interdetti dai pubblici uffici “in perpetuo” e devono restituire circa un milione e centomila euro al Comune di Terlizzi.

I consiglieri definiscono le richieste dell’opposizione “speculazioni politicamente aberranti e umanamente spregevoli. Le forze politiche di opposizione, più volte sconfitte elettoralmente e prive di qualsiasi proposta per la città, provano a strumentalizzare una sentenza di primo grado che nulla ha a che vedere con questa maggioranza politica e con questa amministrazione comunale”.

“È bene ricordare che oggi nessun rappresentante istituzionale dell’attuale amministrazione comunale è coinvolto, direttamente o indirettamente, in questa vicenda giudiziaria”, scrivono i consiglieri. “Il caso Censum riguarda una vicenda gravissima risalente agli anni 2008-2012 rispetto alla quale il Comune di Terlizzi si è costituito parte civile nel processo contro l’imputato Redavid (all’epoca dei fatti Presidente del Consiglio di Amministrazione della Censum) ottenendo il diritto ad un primo ‘acconto’ di 100.000 euro a titolo di risarcimento. Si tratta di fatti che riguardano tributi non versati nelle casse comunali quando alla guida della Città di Terlizzi c’era una maggioranza sostenuta dal Partito Democratico e da altre espressioni politiche e culturali di sinistra oggi confluite nel Movimento Civico. Le stesse forze politiche di centrosinistra, che oggi cantano vittoria e chiedono fantomatiche dimissioni, sorvolano sul fatto che il principale condannato è la Censum in quanto unico soggetto che ‘ha preso i soldi dei cittadini’: lo dimenticano perché l’amministratore delegato Censum dell’epoca era dirigente provinciale del Partito Democratico?”, osserva il centrodestra.

“Già nel 2010 la dirigente Panzini avvertiva l’amministrazione comunale di centrosinistra dei ritardati versamenti dei tributi da parte della Censum: perché il Partito Democratico e i suoi alleati non fecero nulla per porre rimedio a tale situazione? Oggi un consigliere comunale di opposizione sembra aver ingaggiato una battaglia personale nei confronti della dirigente comunale: quali sono i motivi di questo risentimento? Motivi personali? Particolari ‘richieste’ non accolte? La sentenza sul caso Censum è di primo grado e non definitiva. La Costituzione dice espressamente che ‘l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva’ e la nostra cultura di garantismo e legalità sarà coerente fino in fondo con questo principio. Le persone che in questo processo sono coinvolte, a qualsiasi titolo, meritano rispetto e silenzio. Assistiamo invece in queste ore a un isterismo animalesco di chi per professione schizza fango sugli altri e prova a ribaltare la storia per trarne profitto politico”.

Secondo la maggioranza, invece, “i cittadini sono stufi di queste strumentalizzazioni lontanissime dai problemi reali di ogni giorno e dalle loro soluzioni. La coalizione che governa la città continuerà a lavorare per Terlizzi e i terlizzesi”.

venerdì 11 Gennaio 2019

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