Politica

«Gli alunni non possono fare educazione motoria a causa dei lavori in sospeso alla Millico»

Michele Colaleo
san giovanni bosco
Giuseppe Monopoli, dirigente scolastico del circolo didattico San Giovanni Bosco, sollecita Gemmato a completare al più presto il ripristino della palestra e di alcune aule del plesso
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“Dopo due mesi dall’inizio delle lezioni, gli alunni non hanno ancora potuto effettuare neanche un’ora di educazione motoria”. Con queste parole, contenute in una lettera aperta indirizzata al sindaco, il dirigente scolastico della scuola primaria e dell’infanzia San Giovanni Bosco denuncia il perdurare dell’inagibilità della palestra e delle aule del terzo padiglione nel plesso di Via Millico.

Tale condizione è da imputare all’interruzione dei lavori di ripristino delle suddette aree dell’istituto scolastico che, ormai fermi da due settimane, avrebbero dovuto essere terminati entro l’inizio delle attività didattiche, quindi in data 18 settembre.

I disagi provocati da una situazione di non completa accessibilità degli spazi della scuola sono notevoli e gravi per tutti i soggetti che, direttamente o indirettamente, sono coinvolti nelle dinamiche di vita all’interno di una struttura formativa. I primi ad essere penalizzati sono chiaramente gli alunni che, non potendo svolgere le loro ore di educazione fisica, “vengono privati di attività esplicitamente previste dal curricolo della scuola primaria”, con ricadute rilevanti dal punto di vista della completezza dell’offerta formativa messa a disposizione dalla scuola.

Per ciò che concerne la posizione della dirigenza scolastica, invece, questa si trova a “non poter erogare un servizio istituzionalmente e costituzionalmente garantito”, afferma Monopoli. A ciò va aggiunto che l’istituto scolastico è anche destinatario di progetti di educazione motoria – sport di classe e Sbam – nati dalla collaborazione tra Miur e Coni “ai quali – queste le parole del preside – ha aderito in virtù dell’impegno che i lavori sarebbero stati ultimati prima dell’inizio delle lezioni”.

Il risultato è che i due esperti, individuati e retribuiti come tutor di progetto dalle istituzioni promotrici, non possono attivarsi a causa dell’inaccessibilità della palestra, “con responsabilità erariali non imputabili a questa scuola”, soggiunge il dirigente. Va infine sottolineato anche il malcontento vissuto ed espresso in maniera crescente dalle famiglie degli alunni “per un’interruzione di pubblico servizio per la quale lo scrivente (il preside) non è più in grado di dare risposte”.

Si rinnovano quindi le problematiche legate alla pianificazione della tempistica dei lavori all’interno delle scuole da parte dell’amministrazione comunale, già emerse a metà settembre. Il dirigente scolastico Monopoli si era allora rivolto a Gemmato con un’altra missiva aperta; oggetto della sua denuncia era stata in quel caso la mancanza di sicurezza del plesso di Viale Indipendenza, reiteratamente colpito da atti vandalici e furti di materiale didattico necessario per il regolare svolgimento delle lezioni.

Non sono mancati i commenti delle opposizioni a margine delle vicende in questione. Queste ultime, infatti, hanno manifestato nella persona del consigliere Minutillo tutto il loro “sconcerto per l’approssimazione dell’azione dell’amministrazione Gemmato nei confronti dei bambini”. Secondo l’esponente di Forza Italia “dopo la vicenda della mensa scolastica iniziata con quasi due mesi di ritardo, oggi continua l’impossibilità di una adeguata formazione a causa di straordinarie lungaggini” in opere di ripristino “che sarebbero dovute essere pronte, come da promesse sindacali, prima dell’inizio dell’anno scolastico. Scarsa attenzione ai bambini, – conclude il consigliere -,ma i genitori non dimenticano”.

lunedì 19 Novembre 2018

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