Politica

Il Tar per la Puglia respinge il ricorso della Costruzioni De Chirico sul borgo di Sovereto

Michele Colaleo
il borgo di sovereto
Il Tribunale Amministrativo Regionale si è pronunciato a favore del Comune in merito alla variante al Piano Regolatore Generale deliberata dal Consiglio comunale a gennaio del 2014
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Venerdì 9 novembre la giustizia amministrativa ha decretato la piena legittimità della misura urbanistica posta in essere nel 2014 dall’amministrazione comunale al fine di tutelare e non intaccare il profilo storico, culturale, architettonico e paesaggistico del borgo medievale di Sovereto.

Tale provvedimento, che in sostanza consisteva in una variazione apportata al Piano Regolatore Generale allora vigente per il borgo, fu approvato in sede consiliare per impedire la costruzione di un edificio residenziale lungo il perimetro con la ex provinciale di Bitonto da parte della Costruzioni De Chirico s.r.l.

Le particelle interessate dall’attività di edificazione erano al tempo tipizzate quali “Area di completamento – B2” ed erano state acquistate dall’impresa per la realizzazione di nuove volumetrie abitative. A differenza di queste aree, altre parti del borgo – compresi il Santuario e Villa Lamparelli – erano invece tipizzate come A1, e cioè quali “agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale”; su di esse, secondo le normative, sono possibili solo interventi urbanistici unitari.

Al fine di evitare l’innalzamento di strutture negativamente impattanti in termini di profilo architettonico e di tutela della specificità storica di Sovereto, la Giunta comunale decideva nel 2014 di trasformare l’intera area del borgo in zona A1. La variante al Prg si configurava come la traduzione politica di un evento di protesta organizzato in quei mesi da cittadini costituitosi nel comitato “Giù le mani da Sovereto”, assieme ad una decina di realtà associative cittadine. La suddetta delibera di Giunta è stata successivamente impugnata dall’impresa edile, che ha pertanto presentato ricorso al Tar.

Lo scorso venerdì, la Sezione Terza del Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto la richiesta di illegittimità della variante presentata dal soggetto ricorrente, in quanto – così recita la sentenza – “dagli atti di causa risulta che il Comune di Terlizzi ha provveduto ad adottare tutti gli atti necessari alla approvazione della variante al Prg nella loro esatta scansione temporale ed amministrativa” prevista dalla legge regionale di riferimento, secondo la quale “l’impostazione compositiva e distributiva delle lottizzazioni approvate e convenzionate, nonché la relativa volumetria e gli indici, possono essere modificati dal Comune in sede di redazione e/o variazione degli strumenti urbanistici per motivate necessità di pubblico interesse.”

Inoltre, il Tar sottolinea come “successivamente all’approvazione definitiva della presente variante al Prg” da parte della Giunta Regionale, “dovrà procedersi alla redazione e approvazione di un Piano Particolareggiato disciplinante le modalità di intervento edilizio nell’ambito del Borgo di Sovereto, e che, pertanto, nessun intervento edilizio potrà essere autorizzato in assenza di detto Piano Particolareggiato”.

La sentenza è stata accolta con grande soddisfazione da parte di Gemmato, per il quale si tratta di una “vittoria dei terlizzesi che premia la scelta coraggiosa fatta dall’amministrazione nel 2014 a tutela di questo nostro scrigno di storia.”

Esulta anche il comitato “Giù le mani da Sovereto”, secondo cui la sentenza “mette la parola fine su una vicenda che ci ha visti impegnati per molti mesi e che dimostra come le mobilitazioni civili possano avere risvolti reali nella tutela dei Beni Comuni.”

lunedì 12 Novembre 2018

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