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Accorpamento Polo-Agrario, il Pd: «Soluzione propagandistica che non offre garanzie a studenti»

La Redazione
istituto agrario
Il partito commenta la decisione di votare in consiglio comunale contro l'odg a favore della fusione amministrativa tra i due istituti terlizzesi: «Forse alcuni vogliono mantenere il posto di lavoro sotto casa»
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All’indomani del consiglio comunale monotematico sulla proposta di accorpare l’istituto tecnico-agrario De Gemmis con il Polo Liceale di Terlizzi, il Partito Democratico torna sulla questione con una nota politica.

Il Pd è, come è noto, contrario all’opportunità di creare un unico polo che riunisca i due istituti cittadini e ha formalizzato questa posizione con il voto negativo al relativo ordine del giorno. Si tratta di “una fusione che l’amministrazione, chissà per quale disegno divino, torna a proporre, nonostante le bocciature dei due anni precedenti ricevute da Città Metropolitana, Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia e Regione Puglia. Noi del Pd non vogliamo partecipare a questo autogol”, commenta la segreteria del partito.

La motivazione addotta dai dem è che “le vocazioni dell’Agrario e del Polo Liceale sono diametralmente opposte, tant’è che le ‘linee guida’ della Regione Puglia stabiliscono di privilegiare poli omogenei (licei con licei e istituti con istituti, anche di comuni differenti). Immaginare un’unica dirigenza che riesca a valorizzarne le singole peculiarità è pura utopia”, osserva il Pd, che rilancia, provocatoriamente: “Si possono avere contemporaneamente competenze per promuovere proposte formative valide, per gli istituti che si vogliono accorpare?”.

Secondo il partito “l’amministrazione dovrebbe promuovere il De Gemmis come merita. Terlizzi è la città dei fiori, se solo si promuovesse un sodalizio con scuola/aziende floricole, università, centri di ricerca supportati dall’amministrazione, siamo certi che l’istituto agrario di Terlizzi diventerebbe polo di riferimento per l’intera regione”.

Se, invece, “l’obiettivo è creare un matrimonio sulla carta, perché la soluzione burocratica più facile, senza valutare le conseguenze e l’impatto che questo può avere sull’offerta formativa, il risultato è immaginabile. Se l’obiettivo per alcuni è mantenere il posto di lavoro sotto casa, comprendiamo le motivazioni di tale progetto. Ma ai ragazzi qualcuno ci ha pensato? Questa fusione offre loro garanzie? A cosa porta?”, si interroga il partito.

“Noi del Pd non esprimiamo voto favorevole ad una delibera squisitamente propagandistica, se si immagina che non è neanche competenza del Comune di Terlizzi”, è la conclusione della nota.

sabato 10 Novembre 2018

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