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L’opposizione scrive al Prefetto: «Si verifichi la legittimità delle convocazioni dei consigli»

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
i consiglieri di opposizione
La convocazione del consiglio di oggi pomeriggio, ritenuta illegittima dalla minoranza, «risulterebbe deliberata a maggioranza in aula (procedura non regolamentata), nonostante le forti contestazioni»
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L’opposizione critica l’amministrazione Gemmato per i tempi di gestione del Consiglio comunale, convocato per oggi alle 15 e 30 in Pinacoteca.

Lo fa con una lettera indirizzata al Prefetto di Bari, che segue idealmente all’annuncio fatto pochi giorni fa di uno “sciopero bianco” dei sette consiglieri di minoranza (i sei di centrosinistra più Gaetano Minutillo di Forza Italia), che hanno minacciato di non votare e di non intervenire in aula come forma di protesta per i tempi e le modalità di convocazione dei consigli comunali da parte della giunta Gemmato.

“Nell’ultimo Consiglio Comunale di Terlizzi, i sette consiglieri di minoranza hanno contestato il metodo, i tempi e le procedure con cui l’amministrazione comunale affronta le sedute della massima assise cittadina. Infatti, con il silenzio in aula e senza partecipare al voto, democraticamente e istituzionalmente , hanno voluto dare un segnale deciso – afferma una nota dell’opposizione -. Nonostante ciò, l’Amministrazione Gemmato continua imperterrita con la farsa, convocando un’ulteriore seduta di Consiglio Comunale, applicando procedure irrispettose del regolamento vigente e con costi elevati. L’improvvisazione è il Leitmotiv di questa amministrazione, sempre e solo per stare sui mezzi di comunicazione, non per realizzare ‘fatti'”.

La risoluzione corale dei consiglieri di opposizione è stata quella di rivolgere una istanza al Prefetto, che riportiamo integralmente di seguito.

“I sottoscritti, Nicolò Morrone, Daniela Zappatore, Michelangelo De Chirico, Giuseppe Volpe, Giampaolo Sigrisi, Gaetano Minutillo e Michele Grassi , nella qualità di Consiglieri Comunali di Terlizzi, comunicano alla S.V. che per Lunedì 5 Novembre – ore 15.30 ‘sarebbe stato’ convocato il Consiglio Comunale di Terlizzi per discutere in modalità monotematica il solo argomento ‘Dimensionamento rete scolastica’….

In via del tutto anomala, irregolare e illegittima, la prossima seduta di Consiglio de quo è stata ‘deliberata’ con un emendamento del Sindaco ad una deliberazione ‘Atto di indirizzo per la proposta di questo Comune di Terlizzi in ordine al dimensionamento rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa pugliese per l’anno scolastico 2019/2020, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale 1690/2018’ con il solo voto dei Consiglieri di maggioranza (n.10) in quanto i 6 Consiglieri di minoranza presenti in aula non hanno affatto partecipato ad alcuna discussione e ad alcun voto (e con un Consigliere di minoranza che aveva già abbandonato l’aula, risultando quindi assente).

Premesso quanto innanzi, i sottoscritti contestano la procedura di convocazione del Consiglio Comunale del giorno lunedì 5 Novembre – ore 15.30 per manifesta illegittimità, in quanto non può essere affatto ritenuta seduta di aggiornamento alla precedente (l’argomento in questione è stato completato anche con la votazione).

A tal riguardo, significano che le modalità di convocazione del Consiglio Comunale – ai sensi del Regolamento – affidate al Presidente possono essere esclusivamente due:

Titolo II capo IV – art. 15

comma 2 ‘… in casi di particolare urgenza il Presidente può convocare la Commissione Affari Istituzionali nel corso della seduta del Consiglio, sospendendo la seduta stessa”;

comma 5 ‘Alla Commissione Affari Istituzionali compete esprimersi in ordine ai lavori e al calendario sedute’;

Titolo II capo IV – art. 15 comma 5(bis) ‘in casi eccezionali la convocazione del Consiglio…può essere decisa dal Presidente…’.

Invece, la convocazione ‘illegittima’ risulterebbe deliberata a maggioranza in aula (procedura non regolamentata), nonostante le forti contestazioni della minoranza.

È da tener presente che già nella seduta di C.C. del 29.10.2018 i sette consiglieri comunali di minoranza avevano evidenziato in maniera forte le modalità anomale di approfondimento degli argomenti e delle convocazioni che rasenterebbero il ridicolo e ‘l’ultimo minuto’, tant’è che in aula hanno presentato apposito documento unitario (vds. allegato), evitando di trattare e votare argomenti (proposte di deliberazioni) iscritti all’odg.

Per tutto quanto innanzi, gli scriventi chiedono alla S.V. ill.ma di verificare/monitorare – con estrema urgenza – il funzionamento degli Organi Istituzionali del Comune di Terlizzi, al fine di salvaguardare la democrazia dell’Ente Locale’.

lunedì 5 Novembre 2018

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