Danuna recente indagine pubblicata sul sito Gedi – quotidiani locali, pubblicata da TerlizziLive domenica mattina, emerge un dato clamoroso e allarmante sul gioco d’azzardo a Terlizzi: nel 2016ni nostri concittadini hanno speso la bellezza di 18,99 milioni di euro alle slot-machine.
Ciascun terlizzese ha speso mediamente 704 euro, quota ben al di sopra della media provinciale e regionale. “Il dato è particolarmente preoccupazione – interviene il consigliere comunale Volpe, che ha protocollato ieri una apposita interrogazione, indirizzandola al sindaco -. La ludopatia nella nostrancittà è diventata una vera e propria piaga sociale, che colpiscensopratutto le fasce più deboli della popolazione”.
Eppure, continua il consigliere de La Corrente, “in cittànle slot continuano ad aumentare (+10,8% in un anno). Ci sono ben 178napparecchi, 6,6 per ogni 1.000 abitanti. Molte città italiane sinsono dichiarate #NoSlot,nmettendo in campo politiche concrete per ostacolare la ludopatia e ilndilagare del fenomeno. Quali sono le iniziative messe inncampo da questa amministrazione per contrastare il fenomeno?”, si chiede Volpe.
n”Neln2013 la regione Puglia ha varato una legge sul contrasto allandiffusione del gioco d’azzardo patologico, che prevede iniziative encampagne di sensibilizzazione e sostegno psicologico e un marchio, ‘Libero da slot – Regione Puglia’, che promuove con un appositonregistro comunale i locali che non hanno le macchinette famigerate.nSempre la legge regionale prevede che ‘I Comuni possononindividuare luoghi sensibili in cui può non essere concessanl’autorizzazione, tenuto conto dell’impatto della stessa sulncontesto urbano'”.
nNell’istanza formulata da Volpe si legge: “Allanluce di quanto suesposto e di quanto previsto dalla delibera dinGiunta n. 55, adottata dalla Giunta comunale il 29/03/2016, chenprevede il riconoscimento del marchio “Locale 100% LIBERO DAnSLOT”, si richiede quanto segue:
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- n Aln punto 3 della stessa delibera il comune si impegna a “promuoveren azioni rivolte a sensibilizzare i cittadini sui rischi personali,n economici e sociali cui espone il gioco patologico”. Qualin iniziative sono state intraprese?
- n Aln punto 4 il comune si impegna a dare la massima “informazione en diffusione del marchio locale 100% LIBERO DA SLOT”. In che modo en attraverso quali modalità il comune ha provveduto a darne lan massima diffusione? n
- n Aln punto 5 il comune si impegna ad “individuare incentivi din carattere economico con apposita delibera di G.C. da predisporre an cura dell’Ufficio Tributi”. E’ stata predisposta questan delibera specifica? Quali forme di incentivazione sono staten previste?
- n Aln punto 6 il comune si impegna a “predisporre la modulistica en tenere un pubblico registro (inserito anche nella pagina Webn dell’Ente locale) degli esercizi che possono fregiarsi del marchion comunale”. Al momento non risulta esserci l’apposito registro nén tantomeno la pubblicazione sul sito web del comune. Quali tempi sonon previsti per tali adempimenti?
- n Aln punto 7 si “incarica il Dirigente del 2.o settore deglin adempimenti conseguenti al presente provvedimento, anche in ordinen al rilascio del marchio”. Sono stati predisposti gli adempimentin conseguenti previsti? n
- n Perchén il comune non interviene usando la leva fiscale ossia riducendo len tasse comunali a partire da quella sui rifiuti ai bar e esercizin commerciali che rinunciano alle slot? n
- n Perchén nell’immediato non si interviene con una ordinanza sindacale chen riduce gli orari di funzionamento delle slot-machine?
- n Iln comune ha individuato luoghi sensibili in cui può non esseren concessa o rescissa l’autorizzazione, così come previsto dallan legge regionale?”