Quello uscito dalle urne delle amministrative è un consiglio comunale molto diverso da quello che ha da poco terminato il suo mandato. La schiacciante vittoria del centrosinistra ha fortemente ridimensionato la presenza di esponenti del centrodestra in seno alla massima assise cittadina, all'interno della quale dopo oltre 20 anni non troverà spazio il sindaco uscente Ninni Gemmato. I voti di preferenza da lui raccolti, nella sua qualità di candidato al consiglio comunale, non sono stati sufficienti a garantirgli un posto nell'assemblea. Lo stesso dicasi per il consigliere comunale e già presidente del consiglio Michele Grassi, esponente del Partito Democratico, rimasto fuori dal novero dei consiglieri eletti, almeno sino alla nomina degli assessori. Qualora, infatti, il sindaco De Chirico scelga di nominare tra gli assessori alcuni degli eletti, si libererebbe spazio per i primi dei non eletti.
La maggioranza potrà contare su 12 consiglieri comunali, oltre al sindaco Michelangelo De Chirico.
Il partito che esprimerà il maggior numero di eletti, ben 6, è il Partito Democratico, che riconferma Gianpaolo Sigrisi (il quale ha superato la soglia delle 1000 preferenze), Dino Pollio, Alessia Ippolito, Francesco Barile, Emiliana Fortunato e Rosa Pagano; due consiglieri per "La Corrente" che elegge Giuseppe Volpe e Donatella Azzollini; Tre seggi per la lista "Terlizzi con Michelangelo" che elegge Angela De Chirico, Gaetano Minutillo e Pasquale Vallarelli; Daniela Zappatore, invece, rappresenterà la lista "Città Civile" nella massima assise cittadina.
Siederanno in consiglio comunale, all'opposizione, i due candidati sindaci: Pietro Ruggiero ("Per Terlizzi") e Nino Allegretti; confermati gli uscenti Francesco Barione (Fratelli d'Italia) e Francesco Tesoro (Forza Italia).