Quasi approvato il "Biciplan" Metropolitano, lo strumento di programmazione per la mobilità sostenibile concepito in co-progettazione con tutti i Comuni del territorio barese, che si concluderà a breve con il passaggio in via definitiva dal Consiglio metropolitano, essendo pervenuta la "verifica di assoggettabilità Vas" da parte della Regione Puglia.
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Il piano prevede ben 23 milioni di finanziamento dal Patto per Bari per una rete di percorsi ciclabili di oltre 400 chilometri che si sviluppa in ambito urbano ed extraurbano integrandosi con le pianificazioni di mobilità sostenibile a livello regionale, nazionale ed europeo. Il Biciplan comprende numerosi itinerari che si snodano nei territori di tutti i Comuni creando interconnessioni sostenibili tra il sistema delle coste e quello murgiano, declinate su tre reti di ciclovie che si snoderanno prevalentemente su strade comunali secondarie, vicinali, interpoderali e sentieri: la ciclovia adriatica e della Conca barese, la ciclovia delle Lame e la ciclovia dell’Alta Murgia, per un'estensione totale di circa 430 chilometri.
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"Ma Terlizzi dov'è?", si chiedono laconicamente i consiglieri di opposizione in un comunicato. L'asse più vicino geograficamente a Terlizzi, la cosiddetta "ciclovia delle Lame", con un’estensione di oltre 190 chilometri, punta a collegare tra loro la costa e l’entroterra, il mare con i boschi e le foreste dell’Alta Murgia attraverso una rete di percorsi ciclo-pedonali tra l’aeroporto di Bari-Palese e il mare (Giovinazzo) passando per Bitonto fino a giungere alla foresta di Mercadante (Cassano delle Murge) e al territorio di Acquaviva delle Fonti. "Avete letto Terlizzi?", tornano a bomba i rappresentanti della minoranza. "A Terlizzi, purtroppo, i tratturi vengono immaginati per altri progetti di mobilità sostenibile: far passare le cisterne di biogas!".
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