Il consigliere Grassi, in condivisione con i consiglieri Michelangelo De Chirico, Mariangela Galliani, Roberto Lusito, Gaetano Minutillo, Nicola Morrone, Gianpaolo Sigrisi e Giuseppe Volpe, ha depositato ieri, 31 maggio, una interrogazione – con risposta in aula consiliare – sulla gestione del Palafiori.
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Nella fattispecie i consiglieri di opposizione chiedono all'amministrazione comunale di chiarire “quale funzionario comunale risulta curare il procedimento amministrativo di tale gestione” dacché dal 1 settembre 2017 è stata stipulata la convenzione tra il Comune di Terlizzi e l’Associazione Temporanea di Scopo che gestisce il Palafiori. “Quanti canoni sono stati corrisposti sinora dall’Ats?”, incalzano i rappresentanti della minoranza, ricordando che la suddetta associazione avrebbe dovuto versare, in due tranches di 6000 euro per annualità più le utenze, sempre se – continuano – siano state effettivamente volturate.
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Inoltre gli istanti rilevano che l'amministrazione dovrebbe al termine di ciascun anno di gestione compiere una verifica in merito al “complessivo andamento, agli impegni assunti dal gestore, al grado di soddisfazione degli utenti, cosi come prevede la stessa convenzione sottoscritta tra le parti” in modo da monitorare l'esercizio di gestione, con il rendiconto delle “attività o manifestazioni sportive svolte” e “in ordine alle attività non sportive, l’utilizzo da parte di terzi, gli interventi di manutenzione ordinari effettuati”.
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“Risultano essere state recuperate al patrimonio finanziario del Comune le somme di circa 200.000,00 euro, che la Regione Puglia avrebbe dovuto rimborsare a fronte della rendicontazione finale?”, prosegue la requisitoria della minoranza. “Quali iniziative – anche agevolative – ha l’Amministrazione Comunale intrapreso nei riguardi della struttura e della stessa gestione del Palafiori?”.
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L'interrogazione – si conclude il documento – intende analizzare “le criticità e i punti di forza dell’iter dell’appalto di servizi, visto che lo stesso sta andando verso la conclusione (del quinquennio) e che nei prossimi mesi dovrà necessariamente procedersi ad un nuovo affidamento, non essendoci alcuna possibilità di tacito rinnovo”.
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