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Impianto a biogas, Potere al Popolo: «Il bene della comunità è subordinato a interessi privati»

La Redazione
Impianto per la produzione di biogas
PaP: «Terlizzi già in passato ha vissuto la tragedia Scianatico»
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La sezione provinciale di Potere Al Popolo si pronuncia contro l'impianto a biogas per produrre metano liquido ad autotrazione che Sorgenia vorrebbe realizzare a Terlizzi sull'asse di Via Mariotto.

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“Terlizzi, che in passato ha vissuto già la tragedia di Scianatico e dove ora si vuol costruire una centrale a biomasse – osserva il movimento –. L'area scelta per la realizzazione è a ridosso di una zona dell'agro di rilevanza storica, culturale e natura quale la via Francigena-Appia Traiana, fra l'altro possibile tratto del piano ciclabile nazionale, che invece con l'impianto vedrà l'aumentare del traffico di mezzi pesanti e relative conseguenze per un’area ancora incontaminata”.

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“In tale zona l'impianto dovrebbe estendersi per 47.000 metri quadri, l'equivalente di 6 campi da calcio, e la produzione di gas sarebbe pari a 500 smc/h – considera PaP -. Si tratta di un impianto a digestione anaerobica alimentato prevalentemente da sansa (sottolavorazione olive), ma anche pollina (deiezioni di natura avicola) e sottoprodotti ortofrutticoli. Nonostante le rassicurazioni che Sorgenia pubblica" sulla futura sostituzione dei 400 ulivi dell'area che verranno abbattuti "non possiamo non chiederci che impatto avrà tale impianto sull'ambiente e sul territorio".

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"Negli ultimi anni la realizzazione di tali impianti è sempre più frequente per via degli incentivi di cui questi impianti considerati 'sostenibili' godono", prosegue il movimento. "Il vantaggio di tali incentivi è molto alto permettendo a chi investe di ottenere un introito diverse volte maggiore rispetto al valore di mercato del prodotto finale. Le tempistiche di questi incentivi sono, tra l’altro, stringenti e questo spinge le aziende a realizzare gli impianti il più velocemente possibile, mettendo a rischio la sicurezza come avvenuto in alcuni casi dove a causa della scarsa cura nella realizzazione e manutenzione degli stessi nel tempo ci sono stati sversamenti nei terreni e fuoriuscite di olezzi anche sulla lunga distanza".

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Anche dal punto di vista dell'iter procedimentale Potere al Popolo solleva dubbi: "prima una Pas (procedura autorizzativa semplificata) rigettata, ora Autorizzazione Unica comunque mancante di numerosi dettagli necessari ai fini valutativi, ma perché non una Valutazione di Impatto Ambientale? Osservazione posta anche dalla Regione attraverso l’Arpa. La sansa, quindi, dal momento in cui da essa si ricavano altri oli alimentari è davvero uno 'scarto' di produzione o è una risorsa? Perché un'associazione di categoria di produttori di oli alimentari (Assitol) ha fatto un esposto al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) chiedendo di eliminare la sansa dalla lista redatta dal Gse, di sotto-prodotti e scarti impiegati per estrarre gas? Come Potere Al Popolo riteniamo che la cittadinanza vada informata sui possibili rischi che quest'opera porta con sé".

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La conclusione di Potere al Popolo è netta e tranchant: "riteniamo che la realizzazione di questo impianto sia troppo impattante e che non vada costruito. Del resto spesso e volentieri laddove ci sono grandi investimenti di capitale in mano ad aziende private, l'interesse comunitario passa in secondo piano, come la vita ed il benessere delle persone a favore del profitto di pochi, ed a scapito dell'ambiente. Quindi, cui prodest? Come Potere al Popolo Bari e provincia siamo pronti a sostenere la lotta della comunità locale auspicandoci che sempre più persone si interessino alla questione perché riteniamo che solo una cittadinanza consapevole possa affrancarsi da un sistema che la desidera silente sulle scelte prese sulle proprie teste e vite".

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martedì 13 Aprile 2021

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