L'opposizione torna a puntare i riflettori sulle cartelle esattoriali relative alle lampade votive.
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Stavolta è La Corrente a raccogliere e rende pubblica la vicenda di una cittadina terlizzese di 84 anni, Angela, che lamenta la ricezione di una notifica di pagamento di circa 100 euro per gli anni dal 2012 al 2015.
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L'avviso non avrebbe nulla di strano, se non fosse che – sottolinea il movimento politico – è intestato al defunto marito, scomparso ormai dieci anni fa. "Le viene chiesto di pagare, entro il 31 marzo, una cifra complessiva poco al di sotto dei 100 euro per due presunte lampade che, a quanto risulta dalla lettera, sono state richieste dal suo compianto marito per due sue parenti. Una di queste, per Angela, è addirittura una sconosciuta".
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La donna, in buona fede, ha già pagato la cartella, prosegue La Corrente, "vedendo la carta intestata del Comune di Terlizzi. Di questi avvisi di pagamento, a Terlizzi, ne sono stati recapitati sino ad ora 3.693. Ipotizzando un valore minimo e prudenziale di 48 € ad avviso, il calcolo è presto fatto. Su Terlizzi sono piombati avvisi di pagamento per non meno di 177.264 euro. Non vi tedieremo oltre… ci sono una serie di aspetti illegittimi sul come sono nati questi avvisi, su chi li ha elaborati, sulle pagine degli elenchi telefonici che hanno consultato per mandarli, sul tema della prescrizione intervenuta".
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"Stanno approfittando della nostra buona fede, che in generale non va persa!", denuncia La Corrente. "Noi ci batteremo per far luce su questa pesca a strascico inqualificabile, lo faremo predisponendo un documento per richiedere l'annullamento in autotutela degli avvisi che ciascuno potrà inviare al Comune e ci batteremo nel prossimo imminente Consiglio Comunale per denunciare questo ennesimo capitolo del fallimento Gemmato!".
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