E’ da poco sorta una nuova associazione culturale a Terlizzi e ho allora pensato di intervistare la sua direttrice-presidentessa Lina Tricarico (meglio conosciuta come Lina Cagnetta) per poter dunque capire bene di che si tratta, delle intenzioni e dei progetti che ne sono alla base e delle persone che l’hanno pensata e ideata.
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Qual è il nome di questa associazione culturale e quando è nata ufficialmente?
rnIl nome è “Gymnasium” ed è nata ufficialmente il 22 Gennaio quando abbiamo inaugurato questa sede in viale Roma con un nucleo originario di 24 soci fondatori ai quali si sono aggiunti poi gli altri consociati per un numero totale di circa 40 componenti.
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Cosa significa questo nome fascinoso?
rn“Palestra di vita”. In realtà Gymnasium è il nome della compagnia teatrale della quale io stessa facevo parte, nata nel ’90 e attiva per tutti questi anni sul fronte della solidarietà dato che tutti i ricavi delle rappresentazioni preparate e realizzate sono andati in beneficenza, permettendo ad esempio a una comunità di disabili in Albania di poter avere finalmente una casa.
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Quante rappresentazioni avete portato sulla scena?
rnTante. Credo circa 20; a me piace molto Eduardo De Filippo e tra di esse amo ricordare “Marcellino pane e vino” nell’’88; “Natale in casa Cupiello”, nel ’90 e nel ’91; “Miseria e nobiltà”; “Sabato, Domenica e Lunedì”. Abbiamo anche vinto un premio speciale, il “premio Giannuzzi” della rete emittente locale “Telenorba” che viene assegnato annualmente alla rappresentazione migliore dell’anno.
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Queste le premesse; ma come mai questo cambiamento da compagnia teatrale ad associazione culturale? Che c’entra l’una con l’altra?
rnGymnasium è palestra di vita perché penso che il teatro stesso è palestra di vita e in questo modo abbiamo deciso di continuare a fare teatro e cultura attraverso anche il teatro stesso così da poter formare, informare, far sapere e saper fare. Penso che la cultura in generale nelle sue varie forme di arte e spettacolo possa aiutare noi tutti a crescere umanamente e intellettualmente, come persone e come menti pensanti; è un ottimo veicolo di conoscenza. La nostra è un’associazione che vuole insomma fare cultura, formazione e informazione.
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Avete un modello particolare al quale pensate di ispirare il vostro operato?
rnNon precisamente: più che un modello di riferimento, abbiamo dei valori di riferimento, che sono la luce che deve illuminare il nostro cammino. Parlo di ideali di laicità, di fronte ai quali siamo comunque aperti al dialogo con le religioni, valori della famiglia, base fondamentale di questa associazione dato che molti dei soci sono famiglie, parità dei sessi. Infine è importante ricordare che la nostra associazione è senza finalità di lucro: i nostri ricavi sono devoluti in beneficenza; abbiamo fatto infatti adozioni a distanza. Ci ispiriamo inoltre all’apertura senza riserve verso chiunque abbia intenzione di far parte della nostra “grande famiglia”: non c’è alcun limite di età per accedervi.
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Quali iniziative o progetti avete in mente di attuare?
rnSiamo ancora in fase di progettazione ma comunque abbiamo in mente di realizzare:
rn=corsi di ceramica;
rn=corsi di taglio e cucito per valorizzare l’arte del ricamo;
rn=corsi di teatro per bambini;
rn=mostre fotografiche;
rn=mostre pittoriche;
rn=ciclo di convegni dedicati alla donna, al suo ruolo oggi e nella storia, rispetto alla religione e alla letteratura, e dedicati anche al tema “musica e Dio”.
rnTutto deve essere finalizzato al recupero delle tradizioni terlizzesi per una loro ri-valorizzazione: un recupero delle nostre antiche radici terlizzesi oggi troppo dimenticate.
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Come siete organizzati? Come prendete decisioni sul da farsi? Vi è una specie di dirigenza?
rnOltre al ruolo di presidentessa da me ricoperto, c’è anche un consiglio d’amministrazione (C.d.A.) composto da 9 persone che prendono decisioni in rappresentanza della totalità dei soci. Ci incontriamo con scadenze periodiche relative alle manifestazioni che organizziamo. Dobbiamo presto elaborare un calendario delle iniziative da realizzare così da poter organizzare il nostro lavoro nella maniera più razionale possibile.
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E i giovani?
rnCome inizio abbiamo già un gruppetto di circa 10 ragazzi tra i 16 e i 30 anni che ci seguono con passione ed entusiasmo e quindi non possiamo lamentarci ma speriamo che la loro risposta possa essere sempre maggiore. Abbiamo fiducia.
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In bocca al lupo!
rnCrepi! Alla prossima!
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