Cronaca

Ha un infarto in corso, l’ambulanza arriva dopo un’ora. «C’è bisogno di un presidio medico in città»

La Redazione
Ha un infarto in corso
Il fatto è accaduto venerdì mattina, quando un sessantenne terlizzese ha avuto un improvviso malore mentre era in Piazza Cavour, in pieno centro
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Un ritardo nei soccorsi del 118 poteva costare la vita a un uomo, ancora una volta.

Il fatto è accaduto venerdì mattina, quando un sessantenne terlizzese ha avuto un improvviso malore mentre era in Piazza Cavour, in pieno centro. L’uomo è stato soccorso prontamente dal personale di una farmacia vicino ed è stato sottoposto poco dopo a un elettrocardiogramma, che ha diagnosticato un infarto in corso.

Purtroppo per lui però i soccorritori per lunghi minuti non sono riusciti a mettersi in contatto con il 118, che risultava sempre occupato. Solo dopo un’ora circa, stando a quanto riferiscono alcuni presenti, le ambulanze sono riuscite a raggiungere il paziente per prestargli le dovute cure. Il grave ritardo è una delle conseguenze dell’iper-lavoro a cui l’emergenza coronavirus in corso sottopone la sanità territoriale, sottraendo parte delle risorse e dell’assistenza dovuta ai pazienti con altre patologie.

Il movimento civico Città Civile interviene sull’episodio, segnalandolo al presidente della Regione Puglia Emiliano e all’assessore regionale alla Sanità Lopalco attraverso una missiva formale.

Cc rileva “la grave mancanza di presidi e servizi sanitari minimi sul territorio. La situazione è molto preoccupante. Se il malcapitato non avesse avuto la ‘fortuna’ di essere colto da malore nei pressi di una farmacia e non avesse ricevuto l’assistenza di “volontari”, oggi staremmo qui a denunciare una tragedia. Di episodi simili, purtroppo, in questi mesi, a Terlizzi, se ne sono presentati diversi. Tutti accomunati da interventi tardivi, troppo tardivi, del 118. La situazione si è ulteriormente aggravata da quando la regione Puglia ha disposto la chiusura definitiva del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Terlizzi”.

Il movimento chiede “che sia garantita la presenza di un’ambulanza e auto medica con l’assistenza di un medico. Riteniamo offensivo, per la dignità dei terlizzesi, l’assenza di un presidio di soccorso immediato che garantisca il pronto intervento per una popolazione di oltre 27 mila abitanti. Ci rendiamo conto che il sistema sanitario pugliese, come quelli di tutte le regioni, sta affrontando una battaglia durissima contro la pandemia da Covid-19. Tuttavia siamo fiduciosi che le SS.VV. sapranno trovare le giuste soluzioni per la nostra città prima che la tragedia si manifesti”, conclude Città Civile.

domenica 29 Novembre 2020

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