Cronaca

Roghi nelle campagne e rifiuti abbandonati davanti al Mat: a Terlizzi è emergenza ambientale?

La Redazione
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Ancora roghi dopo il tramonto: il video di Puliamo Terlizzi
Puliamo Terlizzi continua a segnalare molti roghi nel territorio comunale, specie nelle campagne, malgrado l'ordinanza anti-roghi. Un cittadino invece è stato "pizzicato" a lasciare i propri rifiuti davanti al Mat all'alba
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Ennesimo rogo avvenuto nelle campagne, ieri sera dopo il tramonto, in località Pozzo Soldano.

Non si tratta della goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché il vaso è traboccato da tempo. La soglia di guardia, in materia ambientale, è stata oltrepassata da un pezzo a Terlizzi, nonostante l’ordinanza anti-roghi in vigore da giugno a settembre, che evidentemente non viene presa sul serio da nessuno. Tra le zone più colpite dagli incendi, quasi tutti di origine dolosa, ci sono i terreni tra Via vecchia Sovereto e Via Giovinazzo e i campi incolti tra Via Chicoli e Via Molfetta. A fuoco, regolarmente, vanno residui vegetali ma anche materiali plastici e rifiuti speciali, con conseguenze molto spiacevoli per la qualità dell’aria.

La frequenza degli incendi, specialmente d’estate, è talmente elevata da aver indotto Puliamo Terlizzi a confezionare un videoreport con tanto di appello alla città – allegato a questo articolo. “Le immagini che vedrete scorrere in questo video ritraggono una buona parte dei roghi intercettati dai volontari negli ultimi giorni. Il lavoro di monitoraggio e segnalazione va avanti invece da quasi 4 anni”, recita la didascalia della clip. “Fuochi di scarti vegetali che non rispettano le norme regionali e l’ordinanza sindacale di prevenzione degli incendi e per i quali andrebbe applicata una sanzione prevista dalla stessa ordinanza, e fuochi risultato della combustione illecita dei rifiuti, reato sanzionabile con l’arresto fino a 6 anni e la confisca del terreno (cioè lo Stato ti toglie per sempre la tua particella di suolo). Stanno avvelenando la nostra terra, la nostra aria, la nostra acqua. Macchia La Manna, Gurgo, Viale Ciurcitano, Pozzo Soldano sono solo gli ultimi e più frequenti focolai. Sappiamo chi brucia, dove ed a che ora lo fa. Conosciamo il 90% dei siti da cui partono i pennacchi neri che intossicano i polmoni dei nostri figli. Siamo in grado di monitorare tutto il territorio da terra, dal cielo e attraverso le centinaia di cittadini sensibili e di segnalare le sorgenti dei roghi in pochi minuti e con precisione chirurgica. Tempo, energie, mezzi propri, messi a disposizione della collettività pur non percependo un solo euro di contributo dal Comune di Terlizzi, a differenza di altre realtà che ne incassano legittimamente qualche migliaio per i loro utili servizi alla città”.

Detto questo, Puliamo Terlizzi richiede ancora una volta “l’intervento tempestivo, coordinato, preparato e senza indugio dello Stato, delle Istituzioni e delle Autorità che lo rappresentano. Noi siamo pronti a fornire tutto il supporto necessario per assicurare alla legge i criminali che tolgono il respiro ai terlizzesi ma serve un impegno serio, continuo e determinato alla lotta di questo fenomeno”.

L’altro capitolo dolente è l’abbandono di rifiuti nelle campagne e persino nel centro abitato, un fenomeno molto più frequente di quanto non si possa credere, che va avanti a ben cinque anni dall’introduzione dello smaltimento porta a porta, nel 2015. Il cane di Pavlov avrebbe imparato prima di certi trogloditi il meccanismo della raccolta differenziata.

La denuncia più preoccupante, in questo senso, è arrivata proprio stamattina dal Collettivo Zebù, attualmente gestore del Mat. Il circuito di videosorveglianza del laboratorio urbano ha infatti “pizzicato” uno scaltro automobilista che all’alba, dopo aver parcheggiato davanti alla facciata principale del macello comunale, lascia per terra un bel sacco evidentemente pieno di rifiuti.

Il presidente di Zebù, Nicolò Vallarelli, commenta con amarezza il video, che sarà allegato alla denuncia presentata alla polizia municipale di Terlizzi. Il Mat è “un luogo che andrebbe preservato – afferma -, invece questo nostro concittadino, l’idiota, se ne frega e fa come vuole… come molti in questa città”.

Una cosa è certa: non c’è molto tempo per riparare a questo genere di gesti, vere e proprie falle civiche che a lungo andare rischiano di trasformare la nostra città in un luogo brutto e inospitale.

venerdì 24 Luglio 2020

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