Cronaca

Operazione “Amici miei”, dieci condannati in Salento: c’è anche un terlizzese

La Redazione
carabinieri
5 anni e 4 mesi per Luca Di Battista, 26enne nato a Terlizzi e residente a Mancaversa. I giudicati avevano creato "un'impresa criminale" impegnata nel mercato della cocaina in varie zone del Salento
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Inflitte condanne per un totale di 50 anni di reclusione al termine del processo conseguente al’operazione “Amici miei”, effettuata dai Carabinieri di Gallipoli. Le condanne riguardano dieci uomini, tra cui un terlizzese, Luca Di Battista.

I giudicati avevano creato “un’impresa criminale” impegnata nel mercato della cocaina in varie zone del Salento (tra cui Gallipoli, Taviano, Matino, Alezio e nei paesi vicini). Il giudice Sergio Tosi, al termine del giudizio abbreviato, ha comminato: 12 anni, 10 mesi e 20 giorni a Saimir Sejidini, 27enne nato in Albania, residente a Taviano, detto “Sem”, ritenuto leader del gruppo; 6 anni, 5 mesi, e 10 giorni per Vincenzo De Matteis, 42enne residente a Taviano, già condannato per mafia e omicidio con sentenza divenuta irrevocabile nel 1999; 5 anni, 6 mesi e 10 giorni per Pasquale Di Battista, 32enne nato in Germania e residente sempre nella marina tavianese; 3 anni per Roxhers Nebiu, 27enne albanese residente a Melissano; 3 anni, 5 mesi e 10 giorni per Gilberto Perrone, 22enne nato a Gallipoli e residente a Taviano; 4 anni, 2 mesi, 10 giorni per Enri Shehaj, 25enne albanese residente a Rutigliano; 5 anni e 4 mesi per Luca Di Battista, 26enne nato a Terlizzi e residente a Mancaversa; 7 anni a Domenico Scala, 21enne nato a Gallipoli, e residente a Taviano. Le pene più basse sono state inflitte agli unici imputati per i quali non è stato contestato il reato associativo inizialmente ipotizzato: un anno e 1.300 euro di multa per Klodian Shehaj, di 36 anni, albanese ma residente a Taviano, e otto mesi e 1.200 euro di multa Danel Gjoci, 20enne, albanese residente a Taviano.

Certificate nelle indagini ben seimila cessioni di stupefacenti dall’ottobre 2016 al giugno 2017, documentate dai carabinieri della compagnia di Gallipoli. Le dazioni avvenivano preferibilmente a bordo di auto, direttamente dai finestrini, secondo la modalità nota agli inquirenti come “drug & drive”.

domenica 16 Giugno 2019

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