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Coronavirus, per la Regione a Terlizzi ci sono dagli 11 ai 20 positivi

La Redazione
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Il dato - aggiornato al 5 ottobre 2020 - è rilevabile dal bollettino epidemiologico sull'evoluzione in territorio pugliese del Covid 19. Anche a Ruvo ci sono discrepanze numeriche, che il sindaco Chieco prova a spiegare
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Secondo le risultanze ufficiali della Regione Puglia a Terlizzi ci sono dalle 11 alle 20 persone attualmente positive al coronavirus.

Il dato – aggiornato al 5 ottobre 2020 – è rilevabile dal bollettino epidemiologico sull’evoluzione in territorio pugliese del Covid 19, che quotidianamente l’Ente compila e pubblica sul proprio sito ufficiale, in collaborazione con Puglia Salute e Aress.

I casi di contagio nella nostra città sarebbero dunque al momento – almeno per la Regione – superiori rispetto a ciò che risulta all’amministrazione comunale terlizzese, cioè sette positivi. Lo attesta anche la mappa allegata al documento, che marca in rosa chiaro il territorio di Terlizzi, colore associato a un numero di positivi compreso nell’intervallo della seconda decina.

Alcuni cittadini sui social stanno chiedendo al sindaco Gemmato un intervento per dirimere la questione, che è in effetti foriera di perplessità.

Ad ogni modo, il limite inferiore dell’intervallo considerato dal bollettino regionale, ossia 11 positivi, coincide esattamente con il numero massimo di casi conosciuti nella nostra città. Anche volendo dare per buona questa cifra minima, risulta difficile credere che nessuna di queste 11 persone in queste settimane si sia negativizzata. La possibilità anche teorica che i contagi siano effettivamente cresciuti esiste, dunque.

Una teoria che spiegherebbe la difformità dei dati diffusi dalla Regione rispetto a quelli in possesso dei comuni è stata espressa dal sindaco di Ruvo di Puglia Ninni Chieco, dove è stata rilevata una simile discrepanza.

Nella cittadina limitrofa, infatti, a fronte dei 4 cittadini attualmente positivi – confermati anche dall’amministrazione comunale – il bollettino di ieri attestava dai 6 ai 10 contagiati. Per il primo cittadino ruvese la discrepanza è dovuta a “un diverso modo di conteggiare i guariti e per un conseguente ritardo nella rimozione di questi dagli elenchi dei contagiati”.

In attesa di maggiore chiarezza su questo aspetto contabile, il sindaco di Terlizzi ha comunicato ieri con un post su facebook le norme igienico-sanitarie convenute nel corso di un incontro con i dirigenti scolastici e i delegati della ditta incaricata del servizio mensa nelle scuole terlizzesi, le rappresentanze dei genitori di ciascun circolo didattico e la terza commissione consiliare permanente. Queste alcune delle idee emerse:

– Somministrazione dei pasti nelle aule così come previsto dalle linee guida ministeriali

– Igienizzazione delle aule prima e dopo i pasti (mentre gli alunni procedono con il lavaggio delle mani)

– Personale refezionista munito di guanti, mascherina e visiera

– Pasti serviti in contenitori termosigillati mono-porzione

– Polpa di frutta biologica al posto della frutta da sbucciare

– Borraccia in alluminio da riempire a casa al posto dell’acqua servita in classe

– Pagamento del ticket mensa tramite app (non più con buono cartaceo).

“Nei prossimi giorni, appena tutte le scuole ci comunicheranno l’organizzazione delle sezioni a tempo pieno, comunicheremo la data ufficiale dell’inizio del servizio (che in ogni caso non andrà oltre il 26 ottobre) oltre alle modalità per il rimborso dell’eventuale credito riveniente dallo scorso anno”, afferma Gemmato. “Nel frattempo la sinergia con i dirigenti scolastici per riorganizzare tempi e modalità del tempo pieno è massima. E’ necessario che le famiglie si iscrivano sul portale: in centinaia lo hanno già fatto, c’è ancora tempo per farlo”.

Il link per registrarsi è questo: https://www.schoolesuite.it/default1/NSC_Login.aspx… In caso di necessità l’Ufficio Servizi Sociale sarà a disposizione per qualsiasi supporto, previo appuntamento telefonico al numero: 0803542085

“Altra prorità è quella di scongiurare il rischio assembramenti all’uscita della scuola. Esigenza avvertita in verità anche in altre scuole. In questo senso valuteremo la possibilità di utilizzare cittadini che usufruiscono del reddito di cittadinanza in attività di servizio d’ordine all’esterno dei plessi – aggiunge il primo cittadino -. E ancora: servizio mensa. Siamo pronti ad assicurare il servizio. Nei prossimi giorni i tecnici della ditta incaricata del servizio di refezione scolastica effettueranno un sopralluogo per organizzare tempi e modalità di somministrazione dei pasti”.

martedì 6 Ottobre 2020

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