Per ben 146 volte prima del disastro ferroviario è accaduto il pasticcio dei convogli “bis” che il 12 luglio 2016, giorno dello scontro fra treni che causò 23 morti e 51 feriti sulla tratta tra Andria e Corato, potrebbe aver causato confusione sui convogli effettivamente partiti e arrivati.
I treni Ferrotramviaria sarebbero stati infatti rinominati aggiungendo al numero del convoglio la parola “bis”, pur essendo partiti in anticipo rispetto al treno regolamentare dal quale avevano preso il numero e che avrebbe dovuto precederli. La stessa cosa è accaduta il 12 luglio 2016, quando uno dei due treni coinvolti nell’incidente portava il numero regolamentare, mentre il convoglio “bis” con lo stesso numero, giungendo a destinazione in anticipo, potrebbe aver fatto pensare che anche il treno fermato dal disastro fosse invece già in stazione al sicuro.
Questo particolare, che potrebbe aver contributo a causare l’equivoco sui treni in corsa al momento dell’incidente, è stato evidenziato dai due consulenti tecnici della Procura di Trani, esperti in sicurezza ferroviaria, durante l’udienza del processo nei confronti di Ferrotramviaria e di 17 persone fisiche (dipendenti e dirigenti dell’azienda pugliese di trasporti e del Ministero delle Infrastrutture), accusate, a vario titolo, di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.