A partire da questa mattina le contrattazioni all’interno del mercato dei fiori hanno lasciato gli spazi esterni del parcheggio e sono tornati all’interno del plateatico, sede naturale della vendita all’interno della struttura mercatale di via Italo Balbo. Gli stalli dei florovivaisti sono stati delimitati da recinzioni mobili rivestite di fogli trasparenti di polietilene, a protezione degli stessi operatori oltre che degli acquirenti grossisti provenienti da tutto il Mezzogiorno d’Italia.
Terlizzi è infatti il mercato dei fiori più grande della Puglia e tra i primissimi in tutta Italia. «Mettere in sicurezza un’area mercatale di oltre 30mila metri quadri che ospita centinaia di stalli e decine di box per la vendita, ha richiesto un lavoro imponente in termini di sicurezza, di prevenzione e di logistica oltre che un importante impegno economico da parte del Comune di Terlizzi» sottolinea il sindaco, Ninni Gemmato.
Per la riapertura del mercato è stato messo a punto uno specifico «protocollo Covid» e aggiornato il documento di valutazione dei rischi (DVR). Gli obblighi di prevenzione riguardano venditori e acquirenti: misurazione della temperatura corporea all’entrata, varchi di ingresso e uscita distinti, segnaletica di sicurezza, tracciamento dei percorsi pedonali, igienizzazione degli spazi di vendita, obbligo di utilizzo dei dispositivi di sicurezza.
«Avvertiamo la responsabilità di favorire la ripresa delle attività delle nostre imprese salvaguardando allo stesso tempo la salute delle persone» afferma Ninni Gemmato. «Nulla può essere lasciato al caso e tutto deve essere in linea con le norme di legge. Abbiamo predisposto un protocollo di prevenzione dettagliato che si avvale del supporto di una società specializzata in sicurezza nei luoghi di lavoro. Abbiamo svolto un lavoro senza precedenti e raggiunto l’obiettivo. L’alternativa — osserva il sindaco — era restare all’aperto o addirittura limitare le operazioni di vendita come peraltro è stato fatto in altri mercati d’Italia. Abbiamo scelto invece di rimettere in moto a pieno regime l’economia del nostro paese».