Nel giorno in cui, per la prima volta nella storia recente, la festa patronale in onore della Madonna di Sovereto non si è svolta, alcuni musicisti terlizzesi hanno dedicato una “Ninna nanna terlizzese” alla vergine. Tra di loro Giuseppe Volpe, Nino e Antonio Giacò, Silvana De Palma (appartenenti all’ensemble terlizzese di musica popolare “Iss e trase”) e il contrabbassista Luca Tomasicchio.
Si tratta, affermano gli interpreti in un post su facebook, di “un brano che a Terlizzi ricordano in tante/i ma che in realtà veniva cantato un po’ in tutta la terra di Bari, dai costoni dell’Alta Murgia fino alle coste dell’Adriatico”. La performance, condotta il videoconferenza, è un richiamo ai valori tradizionali e al senso di condivisione che caratterizzano la nostra terra in un momento tra i più difficili della storia italiana. “Chissà quante generazioni questa ninna nanna ha aiutato ad addormentare, al suono melodioso della voce delle mamme, delle nonne, delle zie; sembra richiamare i versi di Pascoli ‘Soave allora un canto s’udì, di madre, e il moto d’una culla'”, osservano i musicisti, che in questo periodo di quarantena stanno proponendo molti pezzi della tradizione musicale locale sui social network.
La nenia è dedicata, naturalmente, alla “Madonna nera di Sovereto, nel giorno della sua festa, nel giorno del suo ritrovamento – spiegano -. Quest’anno non potremo recarci in pellegrinaggio alla chiesetta santuario di Sovereto, ma possiamo abbandonarci alle note di questo canto e cantarla ai e con i nostri bambini e bambine, perché nelle sue note si disperdano le paure e i timori di questo periodo”, è l’auspicio finale.