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Coronavirus, in Puglia superiore alla media nazionale l’indice di letalità tra i più giovani

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Coronavirus
L'età media dei contagiati pugliesi è di 58 anni a fronte dei 62 anni del dato dell'intero stivale
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In Puglia, in controtendenza con il dato nazionale, a causa del Coronavirus muoiono più anziani e si ammalano più giovani, così come emerge da un’analisi dei bollettini regionali e dei dati dell’Istituto Superiore di Sanità, dove l’età media dei contagiati in Puglia è di 58 anni a fronte dei 62 anni del dato nazionale.

Se si considerano le fasce di età risulta che su un campione di 2077 pugliesi, 21 casi sono di età sino a 9 anni, 34 fino a 19 anni, 117 in un’età compresa tra 20 e 29 anni, 195 tra 30 e 39 anni, 298 fino ai 50 anni, 445 tra 50 e 59 anni, 353 tra 60 e 69 anni, 271 tra i 70 e 79 anni, 260 tra 80 e 89 anni e 78 oltre i 90 anni.

Rapportando tali dati con quelli nazionali emerge una differenza percentuale di contagiati tra le fasce più giovani non indifferente. Invece, non si rileva nessuna notevole differenza dei casi di contagi a partire dai 60 anni in su.

Per ciò che riguarda l’indice di letalità per gli ultra settantenni in Puglia si registra un 8% rispetto al 12% del dato nazionale, mentre per le fasce più “giovani” lo stesso risulta essere più elevato soprattutto tra i 30 e 49 anni. Infatti, mentre non si registrano vittime di età inferiore ai 30 anni, tra i 30 e 40 anni e i 40 e 50 anni, a fronte dello 0,4% e 0,8% di indice di letalità a livello nazionale, in Puglia si registra rispettivamente il 2,3% e l’1,2%.

Seppur negli ultimi giorni i dati regionali farebbero ben sperare, è necessario continuare a rispettare le disposizioni governative per il contenimento dei contagi se vogliamo tornare a respirare il profumo della libertà.

martedì 7 Aprile 2020

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