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L’Anpi di Terlizzi a Roma per ricordare l’arresto di Don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo

La Redazione
L'Anpi di Terlizzi a Roma per ricordare l'arresto di Don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo
A rappresentare la nostra città anche il consigliere d'opposizione Giuseppe Volpe e una delegazione dell'istituto scolastico "Don Pietro Pappagallo" con a capo il dirigente
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Si sono svolte ieri mattina a Roma le celebrazioni dell’anniversario dell’arresto da parte delle SS di Don Pietro Pappagallo e di Gioacchino Gesmundo, i due terlizzesi trucidati nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. La giornata è stata organizzata in collaborazione con il circolo Anpi romano dell’Esquilino, dedicato al sacerdote terlizzese.

A rappresentare la nostra città c’era una rappresentanza del circolo Anpi locale e, con la fascia tricolore, il consigliere d’opposizione Giuseppe Volpe, docente del I Circolo Didattico di Terlizzi, di cui era presente una delegazione comprendente anche il dirigente scolastico Giovanni Cassanelli.

La prima parte della giornata si è tenuta al Liceo Cavour di Roma, dove ha insegnato il professor Gesmundo. Sono state ricordate le figure dei due martiri terlizzesi e degli altri 333 trucidati alle Cave Ardeatine. Nel suo discorso, Volpe ha ringraziato la dirigente e gli studenti del Cavour per il lavoro importante di recupero della memoria e le iniziative che vengono portate avanti nella scuola, invitando l’Anpi di Roma a Terlizzi per il 24 marzo, in occasione delle diverse iniziative organizzate dal nostro Comune e dall’istituto “Pappagallo”. Nel pomeriggio le celebrazioni si sono tenute in Via Urbana, 2, dove è stato reso omaggio a Don Pietro Pappagallo.

Alle celebrazioni ha preso parte anche Giuseppe Pappagallo, pronipote di Don Pietro nonché presidente della sezione Anpi “Pappagallo – Gesmundo” di Terlizzi, il quale ha letto anche un messaggio di Gioacchino Gesmundo, nipote – omonimo – del professor Gesmundo, e del presidente dell’Anpi provinciale di Bari, il professor Pappalardo.

“Sono tante le immagini e le emozioni che mi porto tornando a casa ma le parole degli interventi degli studenti del Cavour, il liceo dove ha insegnato il nostro professor Gesmundo, sono quelle che porterò nel mio cuore – ha dichiarato Volpe -. Torno a Terlizzi carico di speranza..vuol dire che quello che abbiamo seminato in questi anni comincia a dare i suoi frutti. Sono tanti i ringraziamenti che vorrei fare ma mi sembra giusto e doveroso ringraziare il sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, per avermi delegato a rappresentare la nostra Comunità. Credo e spero di averla rappresentata al meglio con i miei interventi e la mia presenza qui a Roma. È un gesto di grande fiducia e segno che la nostra, nonostante i limiti e le difficoltà, è una democrazia sana, quel sogno di democrazia per cui il professor Gesmundo e il ‘prete del popolo’, Don Pietro, hanno sacrificato la propria vita. Come concordato col sindaco, ho invitato tutte/i a Terlizzi per il 24 marzo, perchè così come la casa di via Urbana 2 è stata un ‘porto aperto’, dove Don Pietro ha accolto ed aiutato perseguitati politici ed ebrei, anche la nostra Comunità è e sarà sempre una città aperta, libera, solidale e accogliente”.

domenica 2 Febbraio 2020

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