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A Terlizzi un seminario sulle “Nuove forme di contrasto ai reati contro la Pubblica Amministrazione”

La Redazione
caponetti
L'incontro, la cui direzione scientifica è a cura di Ettore Cardinali e Nicolò Marino Ceci, sarà incentrato sulla controversa evoluzione normativa di tre illeciti penali molto diffusi: corruzione, concussione, induzione indebita
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Domani, 29 novembre, a Terlizzi (in Corso Dante Alighieri, 28 alle ore 18 e 30) si terrà un seminario di studi di diritto penale, intitolato “Nuove forme di contrasto ai reati contro la Pubblica Amministrazione”.

L’incontro, la cui direzione scientifica è a cura di Ettore Cardinali e Nicolò Marino Ceci, sarà incentrato sulla controversa evoluzione normativa di tre illeciti penali molto diffusi: corruzione, concussione, induzione indebita.

Protagonisti del dibattito saranno E. Cardinali e B. Manganelli, sostituti procuratori della Repubblica, entrambi nella Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, F. Cocomile, magistrato del Tar di Bari, e Renzo Caponetti, presidente dell’Associazione Antiracket Sicilia.

Moderatori saranno P. Battipede, scrittore e già dirigente di Polizia di Stato, e N. M. Ceci, giornalista, mentre i saluti saranno affidati a Renato De Scisciolo, vicepresidente nazionale dell’Associazione Antiracket, e a S. De Bari, commissario di Polizia di Stato.

Due brillanti magistrati in forza alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, Cardinali e Manganelli, si confronteranno con Cocomile, autorevole magistrato amministrativo, che si interrogherà sui rapporti tra illecito penale e diritto amministrativo. A impreziosire il dibattito, la testimonianza del presidente Caponetti, il quale ha una storia di impegno e passione civile che viene da lontano: negli anni ’80, a Gela, infatti, Caponetti rifiutò di pagare il pizzo alla mafia e da allora, in poco più di due decenni, la sua vita è stata tormentata da episodi di violenza e sangue. Dopo tre attentati subiti, dal 2005 vive sotto scorta e, da allora, guida l’Associazione Antiracket “Gaetano Giordano” di Gela fino al 2018, quando diventa presidente Associazione Antiracket Sicilia. Oggi gira la Sicilia e l’Italia come collaboratore delle autorità nell’ambito di operazioni contro la criminalità organizzata.

“Nemico dell’operatore del diritto, prima, e del cittadino, poi, è la fabbrica delle leggi che è la nostra Repubblica, con una legislazione spesso disarmonica e balcanica – prosegue la nota -. La qualità e la frequenza delle dissonanze legislative fanno ecoa una filippica di Publio Cornelio Tacito che, quasi dieci secoli fa, descrisse la romanità post-augustea con queste parole: ‘Corruptissima re publica, plurimaeleges’ (Annales, III, 27). Troppe leggi sono indice di un governo corrotto, duemila anni fa, come oggi”.

giovedì 28 Novembre 2019

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