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Ospedale, ricoveri in pneumologia sospesi e ambulatori trasferiti. Fials: «Emiliano intervenga»

La Redazione
ospedale sarcone
Il sindacato di categoria ha inviato al governatore pugliese e ai vertici della Asl barese una lettera in merito alle numerose "criticità" rilevate nel plesso ospedaliero terlizzese nell'ultimo periodo
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il sindacato Fials ha inviato al governatore pugliese Michele Emiliano e ai vertici della Asl barese in merito alle numerose “criticità” rilevate nel plesso ospedaliero terlizzese nell’ultimo periodo, a pochi mesi dall’applicazione del piano di riordino, che entrerà in vigore dal nuovo anno.

Facciamo riferimento alla ns. nota del 28 agosto 2019, che comunque si allega, rimasta tutt’oggi senza alcun riscontro, per evidenziare che a distanza di dieci giorni dal termine previsto per la riapertura della UOS di Pneumologia dell’Ospedale di Terlizzi, la predetta UOS rimane chiusa ai ricoveri senza alcuna motivazione, inoltre a causa della caduta di calcinacci dal soffitto del corridoio di servizio agli ambulatori ubicati al piano terreno dell’Ospedale di Terlizzi, avvenuta il 6 settembre 2019, a distanza di oltre un mese nessun intervento di manutenzione e ripristino è stato effettuato e pertanto tutte le attività ambulatoriali che si svolgevano nei predetti ambienti sono state trasferite presso altre sedi.

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Più precisamente le visite ambulatoriali di Otorinolaringoiatria e di Psicologia vengono solte presso la sede distrettuale di Ruvo di Puglia, mentre quelle di Neurologia vengono addirittura svolte presso i poliambulatori di Corato e Ruvo, con grave nocumento per la popolazione Terlizzese e soprattutto per la maggioranza dell’utenza che è costituita da anziani, costretti a girovagare per il territorio del nord barese con tutte le facilmente immaginabili difficoltà.

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Per quanto sopra esposto siamo a richiedere l’immediato ripristino delle attività di ricovero presso la UOS di Pneumologia dell’Ospedale di Terlizzi e delle attività ambulatoriali svolte nel predetto nosocomio sino al 6 settembre 2019, al fine di garantire livelli essenziali di assistenza quali-quantitativamente adeguati e preavvertendo che in mancanza saranno indette manifestazioni di pubblica protesta per ottenere la garanzia del diritto alla salute previsto dall’art. 32 della Costituzione.

giovedì 10 Ottobre 2019

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