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De Chirico: «Uffici comunali in confusione, cittadini non sanno a chi indirizzare le segnalazioni»

La Redazione
mercato dei fiori
Il consigliere dem: «Accumuli di pratiche da istruire, lavori pubblici fermi in attesa di perizie di variante, impossibilità di ricevere segnalazioni (da parte di liberi cittadini) e di predisporre interventi»
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Il consigliere del Partito Democratico De Chirico interviene su un tema a lui caro, quello delle manutenzioni cittadine.

“Da diverse settimane l’Ufficio Tecnico del Comune sta attraversando una situazione di totale confusione: dipendenti che vanno in pensione, dipendenti che fuggono verso altre amministrazioni, dipendenti in ferie, dipendenti improvvisamente spostati in uffici diversi senza idoneo affiancamento, bandi di mobilità soppressi e poi ripresi con modalità discutibili, dirigente ad interim al 25%, dipendenti senza mansioni certe”, esordisce il post di De Chirico.

“Alcuni esempi: accumuli di pratiche da istruire, lavori pubblici fermi in attesa di perizie di variante (per esempio, vedi largo Poerio), impossibilità di ricevere segnalazioni (da parte di liberi cittadini) e di predisporre interventi. E questo riguarda anche i Servizi Sociali (si facciano concorsi per affidare le pratiche amministrative!) e la Polizia Municipale (nessun controllo sull’Ambiente e sulla ditta Asipu)”, argomenta.

“In tutto questo marasma i cittadini non sanno come segnalare i problemi, a volte anche seri, come le grate instabili in uscita dal sottopasso di via Mazzini, la basola della fontana di largo La Ginestra, marciapiedi vari sconnessi (in via P. Fiore, in via Donizzetti, in via Pisa…), buche stradali (via Mancini, viale dei Garofani, segue stradario comunale)”, sottolinea l’esponente dem.

“Persino noi consiglieri comunali siamo disorientati e continuiamo a ricevere richieste di aiuto dai cittadini. Anche in questo caso la tanto propagandata app per le segnalazioni si è rivelata un bluff, come i tre milioni di euro il rifacimento delle strade, la piscina, la seconda isola ecologica, gli uffici della Pacecco, l’abbattimento barriere architettoniche, le rotatorie, l’ampliamento del cimitero. Povera Italia e povera Terlizzi, prima promettono e poi deludono”, è la conclusione malinconica di De Chirico.

venerdì 23 Agosto 2019

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