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La Asl di Bari fornisce le prime indicazioni: ecco come sarà il nuovo Sarcone

La Redazione
ospedale sarcone
Quasi tutte le risorse umane operanti attualmente all'interno del nosocomio di Via Pasquale Fiore sono secondo la Asl compatibili con la nuova strutturazione e pertanto potrebbero restare impiegati nel Sarcone
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Con una nota di riscontro ad una comunicazione inoltrata il 16 luglio scorso dal Presidente del Consiglio Comunale Mario Ruggiero, la Asl di Bari ha illustrato le linee portanti dell’assetto strutturale e funzionale che, a seguito del recente riordino ospedaliero, dovrà essere conferito al Sarcone di Terlizzi.

Il documento, sottoscritto il 30 luglio scorso dal direttore Antonio Sanguedolce e indirizzato al sindaco e al presidente del consiglio comunale, fornisce – testualmente – “una parziale ipotesi di lavoro della nuova programmazione sanitaria” pensata per il Sarcone. Una proposta che formalmente è “ancora in fase di completamento”, ma – commenta la Asl – rappresenterà un rifunzionalizzazione “in grado di fornire alla comunità di Terlizzi, e di tutto il nord barese, attività specialistiche settoriale e qualificate”.

La notizia più importante è che, stando alle precisazioni fornite da questa prima postilla al piano di riordino, quasi tutte le risorse umane operanti attualmente all’interno del nosocomio di Via Pasquale Fiore sono compatibili con la nuova strutturazione e potrebbero dunque restare impiegate nel nascente presidio post-acuzie e lungodegenza. La transizione verso il nuovo Sarcone, secondo le previsioni dell’azienda sanitaria locale barese, dovrà essere completata entro il 31 dicembre di quest’anno.

“Il plesso dell’ospedale di Terlizzi è stato individuato quale Presidio Post-Acuzie (Ppa) e Presidio Territoriale Assistenziale (Pta) con l’obiettivo di rifunzionalizzare i servizi tramite la concentrazione in un’unica struttura di tutte quelle attività che possono contribuire la copertura assistenziale nell’arco delle dodici-ventiquattro ore”, prospetta la Asl.

Per questa ragione nel Sarcone è prevista la dislocazione di sessanta posti letto equamente suddivisi tra lungodegenza (20 posti letto), riabilitazione cardiologica (20) e riabilitazione pneumologia (20). Nella struttura reinventata dal piano troverebbero spazio differenti unità operative, servizi e attività ambulatoriali quali la Radiologia (che passerebbe sotto la direzione del Distretto Socio-Sanitario n. 2), il Dipartimento di Salute Mentale (che manterrebbe l’attuale sede), l’Obitorio (che sarà trasferito), la Farmacia (che fornirà medicinali e presidi medico-sanitari per i reparti post-acuzie e per il territorio), i magazzini e i depositi e i locali tecnici, il Centro Prelievi distrettuale, il Centro Tao distrettuale (che verrà confermato ma riallocato in locali contigui al centro prelievi), l’Articolazione Organizzativa (un punto di prelievo fisso per le donazioni del sangue che dipenderà da un servizio trasfusionale di riferimento), una postazione medicalizzata 118 fissa e una mobile, la Medicina Fetale (attività confermata nell’attuale sede), la Continuità Assistenziale.

Inoltre nella comunicazione viene specificato che “è intenzione dell’Asl di offrire alla popolazione assistita una gamma di servizi sanitari innovativa, tecnologicamente adeguata e di qualità attraverso l’istituzione di un poliambulatorio di III livello intergrato con le attività ospedaliere previste nel piano”, che effettuerà prestazioni nei seguenti settori: cardiologia, gastroenterologia ed endoscopia digestiva, pneumologia, diabetologia, otorinolaringoiatria, dermatologia, ostetricia, ortopedia, urologia, endocrinologia, fisiokinesiterapia, ginecologia, medicina interna, neurologia, oculistica, chirurgia vascolare, terapia del dolore.

Altri servizi e attività collegati all’ospedale saranno: la Porta Unica di Accesso e il Cup, il Day Service Polispecialistico Chirurgico Territoriale, la Piastra Ambulatoriale Area Chirurgica Distrettuale, le Sale Operatorie in Day Service del polispecialistico chirurgico, il Servizio Ambulatoriale di Cardiologica distrettuale e di Day Service, la Palestra di riabilitazione neuromotoria per esterni (distrettuale), la Piastra ambulatoriale dell’area medica che permetterà l’attivazione dell’Ambulatorio delle Cronicità e l’Ambulatorio infermieristico, il Day Service oculistico distrettuale e le Sale operatorie di Oftalmologia, gli uffici di Direzione medica e amministrativa del Ppa, il Consultorio e l’Endoscopia digestiva.

Queste dunque in sintesi le novità all’orizzonte per il Sarcone. Ogni decisione definitiva, tuttavia, sarà presa nel momento in cui l’Asl barese pubblicherà, in accordo alle direttive del piano di riordino approvato dalla Giunta regionale, la programmazione finale relativa all’ospedale. Il direttore dell’azienda sanitaria locale assicura che l’Asl è “sicuramente aperta a eventuali suggerimenti” da parte dell’amministrazione terlizzese e che, in ogni caso, resta disponibile per futuri incontri a carattere illustrativo sull’assetto del nuovo Sarcone. Fuori dalle pastoie eufemistiche del burocratese, tuttavia, la sensazione è che i giochi siano quasi fatti.

venerdì 9 Agosto 2019

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