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“La Casa di Peppe” è finalmente realtà. Sabato l’inaugurazione

Michele Colaleo
“La Casa di Peppe” è finalmente realtà. Sabato l’inaugurazione
La struttura di accoglienza della onlus riceverà la benedizione di Sua Eccellenza Monsignor Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi
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Dopo i tre anni tra la posa della prima pietra (il 14 marzo 2015) e la chiusura dei cantieri (maggio-giugno 2018) in Via Vecchia Sovereto, 65, la “Casa di Peppe” è infine pronta ad accogliere i suoi futuri utenti.

L’edificio, pensato per ospitare h24 ragazze madri e/o minori in difficoltà offrendo loro un adeguato supporto umano e materiale, è nato grazie ad un’idea della famiglia e degli amici di Giuseppe Adamo, uno dei due ragazzi terlizzesi deceduti nel 2011 in seguito ad un tragico incidente stradale.

L’intento era ed è quello di onorare la memoria di Peppe, di trasformare il suo sogno di una vita da trascorrere nell’oasi del Borgo medievale a contatto con la natura in una realtà che abbia gambe forti e resistenti, in grado di camminare verso un futuro di apertura e generosità.

L’intero progetto – dalla scelta del luogo su cui edificare (un terreno di proprietà della famiglia nel quale Peppe aveva piantato un albero di carrubo, oggi simbolicamente posto al centro del complesso) alle spese di costruzione e di arredamento dell’edificio – è stato finanziato con i proventi del premio assicurativo e con i fondi dei parenti più stretti.

“La Casa di Peppe” è oggi un’accogliente struttura a due piani: il piano terra, destinato alla fruizione degli utenti, comprende sei stanze doppie con bagno privato, una sala da pranzo comune, una sala relax, una cucina, le stanze del personale, una piccola cappella ed un ufficio; il primo piano è invece ad uso privato.

Le stanze sono dotate di tutti i comfort, arredate con gusto e tinteggiate con colori diversi, proprio a rappresentare il senso di completa disponibilità della onlus a farsi carico anche delle più disparate richieste d’aiuto provenienti dal tessuto sociale cittadino.

Gli spazi comuni sono poi pensati per mettere gli ospiti della struttura a contatto con la natura e con il senso di cura quotidiana che essa richiede, e ciò è testimoniato dalla presenza di un agrumeto e di porzioni di terra con piante officinali, delle quali gli utenti potranno occuparsi personalmente giorno dopo giorno.

Questo approccio “bucolico” al trascorrere del tempo rispetta pienamente la passione per la natura di Peppe e della sua famiglia, che traspare anche da una delle principali attività della onlus in questi anni: la donazione dell’olio prodotto nei terreni di loro proprietà.

Agli importanti quantitativi inviati nel 2012 alle popolazioni emiliane colpite allora dal terremoto, ha fatto seguito un piccolo omaggio simbolicamente indirizzato a papa Francesco e consegnato in Vaticano sia l’anno scorso che quest’anno direttamente da Giuseppe Bonasia, presidente della onlus e responsabile della neonata struttura a Sovereto.

Bonasia ha incontrato in entrambe le occasioni Monsignor Guillermo Javier Karcher, già Cerimoniere pontificio e oggi addetto al protocollo della Segreteria di Stato vaticana. La consegna dell’olio nelle mani del monsignore argentino vuole racchiudere il senso di condivisione della missione papale di Bergoglio, vissuta sempre a contatto con gli ultimi e nel recupero del valore originario della spiritualità cristiana.

La cerimonia di inaugurazione de “La Casa di Peppe” si terrà sabato 25 maggio alle ore 17 in Via Vecchia Sovereto 65 e vedrà la presenza dei familiari, dei membri della cooperativa, del presidente Bonasia e del Vescovo, Mons. Cornacchia, la cui benedizione sarà parte integrante della attuale visita pastorale presso le strutture del territorio diocesano impegnate in ambito sociale.

mercoledì 22 Maggio 2019

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