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Parte il progetto “FioriDiVini”: a Terlizzi una mostra sulla ceramica, tra tradizione e innovazione

La Redazione
Corso di Ceramica
"Ceramica Arte Creazioni" sarà allestita nel laboratorio di Daniela Pagano il 19 e il 20 aprile (dalle ore 19 alle 20 e 30) e il 21 aprile (dalle 11 alle 12 e 30)
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È partito il progetto “Fiori DiVini” a cura dell’Unpli Puglia, vincitore del bando”InPuglia365″.

Le attività di “guerriglia marketing”, tenutesi nel centro di Matera (capitale europea della cultura 2019), e le conferenze di presentazione svoltesi nelle cinque città del nord barese coinvolte (Corato, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo di Puglia, Terlizzi) sono state il primo atto di un piano di promozione del territorio attraverso la conoscenza delle peculiarità culturali, gastronomiche e ambientali che caratterizzano realtà ricche di storia e attrattori turistici che devono necessariamente essere resi sempre più fruibili ai visitatori.

Con questa finalità la Unpli – l’associazione nazionale delle Pro Loco – pone l’accento sulla necessità di fare rete per valorizzare il territorio. Tra i 121 enti riconosciuti dall’Unesco, le Pro Loco hanno questo compito per atto costitutivo e per questo hanno raccolto la sfida e aprono ora le porte dei comuni partecipanti al progetto, patrocinato da Puglia Promozione. Nei giorni 19, 20 e 21 aprile, infatti, si terranno mostre fotografiche e floreali contemporaneamente nelle cinque città interessate. A Terlizzi si punterà su una delle componenti cardine dell’economia locale: la lavorazione e la produzione di ceramica. La mostra “Ceramica Arte Creazioni” sarà allestita nel laboratorio di Daniela Pagano il 19 e il 20 aprile (dalle ore 19 alle 20 e 30) e il 21 aprile (dalle 11 alle 12 e 30).

“L’estrazione dell’argilla, la sua lavorazione per mano dei maestri figuli, la sua cottura e la decorazione vantano a Terlizzi una storia antica – si legge in una nota della Pro Loco terlizzese -. Presenti ancora fornaci di mille anni, che hanno funzionato fino a qualche decennio fa. Alcune delle famiglie che oggi continuano a produrre ceramica, si tramandano il mestiere da generazione in generazione e questo sta a significare solo una maggiore e consolidata esperienza professionale. Il punto debole è la mancanza di apprendisti. Non ci sono giovani che vogliano imparare il mestiere di figulo, figura che con il tempo tenderà a scomparire. La lavorazione dell’argilla richiede pazienza, attenzione e cura. La materia prima deve essere plasmata, bisogna darle una forma, poi deve asciugarsi naturalmente facendo in modo che non si rompa, in seguito c’è la prima cottura da cui si ottiene il biscotto, con il tipico colore rosso, su questo si stende lo smalto e si pone nuovamente in forno. Il procedimento è lungo e a volte per una oscillazione di temperatura o per evaporazione troppo veloce il lavoro di giorni rischia di andare in fumo. Una difficoltà che rende ancor più apprezzabile coloro che ancora oggi svolgono l’attività di ceramista”.

La mostra sarà un luogo di osservazione, certamente, ma darà anche l’opportunità di provare personalmente a plasmare la materia. Piatti, bicchieri, oggetti decorativi, lampade finemente intagliate, vasi e i caratteristici “pumi” pugliesi (manufatti simbolo di prosperità e fortuna) saranno al centro dell’esposizione. Tra le ceramiche decorate ad arte ci sarà spazio anche per una installazione di piante ornamentali, che con la loro freschezza abbelliranno gli spazi della mostra, protagoniste anch’esse di uno dei settori trainanti dell’economia cittadina.

lunedì 15 Aprile 2019

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