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Clima e ambiente, la mozione di Volpe: «Vietiamo l’uso di plastica usa e getta in città»

La Redazione
greta thunberg
Molti i terlizzesi che hanno preso parte alla manifestazione tenutasi stamattina a Bari sulla scia dei "Fridays for future" promossi da Greta Thunberg, la piccola pasionaria svedese che combatte per la salute del pianeta
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C’erano molti terlizzesi – tra questi il consigliere di opposizione Giuseppe Volpe – stamattina a Bari alla manifestazione mondiale per il futuro del pianeta promossa da Greta Thunberg, la carismatica sedicenne svedese madrina dei “Fridays for future”, una mobilitazione mondiale a cadenza settimanale svoltasi per tutto l’inverno con l’obiettivo di reclamare azioni concrete di contrasto, da parte dei governi, all’inquinamento ambientale globale.

Proposta per il Nobel per la pace, la piccola pasionaria scandinava è stata capace di innescare con la sua caparbietà un effetto domino che ha coinvolto moltissimi paesi – 123 – e città – 2052 – in tutto il mondo. In Italia moltissimi studenti hanno scioperato e complessivamente si registrano circa un milione di aderenti tra studenti e cittadini comuni. A Milano – sede nazionale della manifestazione – sono scese in piazza circa centomila persone, a Firenze diecimila, seimila a Roma e tremila a Bologna e Bergamo.

Proprio il consigliere terlizzese Volpe, nello spirito ecologico che sta animando questi giorni, ha protocollato ieri presso il Comune con il contributo dell’associazione Abap (Biologi e ambientalisti pugliesi) una mozione consiliare denominata “Terlizzi plastic free”. In oggetto la richiesta formale, indirizzata all’amministrazione comunale terlizzese, di vietare l’uso della plastica monouso su tutto il territorio urbano.

“Il problema della riduzione, del riciclo e del riuso dei rifiuti plastici è ormai uno dei principali temi ambientali a livello internazionale; le plastiche monouso rappresentano una delle principali fonti di rifiuti plastici prodotti sul pianeta ed uno dei maggiori inquinanti della terra, dell’aria e dei mari – scrive il consigliere nella mozione -. È necessario che i cittadini e le istituzioni, a tutti i livelli, si impegnino per una riduzione della produzione dei rifiuti plastici inquinanti, delle emissioni nocive e dei rischi ambientali ad essi connessi, al fine di salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini. Il rapido peggioramento delle condizioni di inquinamento dei mari, della terra e dell’aria necessita di un impegno immediato da parte di ciascun cittadino e di tutte le comunità, tanto quelle nazionali e internazionali quanto quelle locali”.

“Centinaia sono i Comuni in tutta Italia che hanno approvato delibere o emanato ordinanzensindacali finalizzate a bandire del tutto dal territorio comunale i prodotti in plasticanmonouso”, prosegue l’istanza. Soltanto in Puglia ci sono Bari, Taranto, Otranto, Maruggio, Trepuzzi, Bitonto e le Isole Tremiti. Del resto, continuare a utilizzare indiscriminatamente le plastiche è controproducente anche per i bilanci degli enti: “il costo di smaltimento dei materiali plastici ricade tutto sul bilancio contabile del Comune enanche quando inserito nel circuito della differenziata ha comunque influenza sul bilancionecologico di tutto il territorio, causando un considerevole aumento di emissione di gas serrane un aggravamento del processo industriale di smaltimento”.

Volpe chiede pertanto all’amministrazione di impegnarsi “adnadottare e promuovere un provvedimento con l’obiettivo di ridurre la produzione dei rifiutinplastici, delle relative emissioni inquinanti e dei rischi ambientali connessi”. Questa finalità dovrà essere raggiunta vietando “l’uso di bicchieri, piatti e posate in plasticanusa e getta e di altri prodotti monouso in plastica, a partire dalle mense scolastiche”. Anche le attività commerciali, artigianali e le associazioni dovranno attenersi alla linea, usando prodotti monouso in materiale compostabile certificato, soprattutto in occasione di sagre ed eventi pubblici. Ogni infrazione, auspica Volpe, dovrà essere sanzionata entro un “quadro regolamentare ensanzionatorio” da stabilire nelle sedi deputate.

La presa di coscienza che è ormai inderogabile agire per non rovinare il pianeta passa anche da iniziative come questa: d’altronde, come si dice, bisogna agire locale e pensare globale.

venerdì 15 Marzo 2019

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