Torna, dal 18 al 20 febbraio 2019, l’esperienza delle giornate biblico-teologiche.
Proposte da venticinque anni a questa parte dalla Diocesi a sacerdoti, religiosi, religiose e laici, hanno ogni anno un tema differente. Quello scelto per le tre giornate di studio annuali è conforme al tema su cui tutta la Diocesi negli ultimi due anni ha rivolto la propria attenzione: i giovani. “Anche i documenti a cui far riferimento durante il percorso sono innanzitutto le due lettere pastorali del nostro Vescovo – si legge in una nota -: Annunciare la gioia del Vangelo ai giovani (Lettera pastorale 2017-2018) e Con Cristo in compagnia dei giovani (Lettera pastorale 2018- 2019), che è anche il titolo scelto per i tre incontri”.
“Alle due lettere di Mons. Cornacchia si deve aggiungere il documento finale del Sinodo svoltosi nell’ottobre 2018 sul tema: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, frutto di una lunga e fruttuosa riflessione che ha coinvolto Vescovi e laici, soprattutto giovani”, conclude la Diocesi.
Gli incontri, alla presenza del Vescovo Domenico Cornacchia, avranno luogo alla Chiesa della Madonna della Pace a Molfetta dalle 19 e saranno anche trasmessi in streaming sul sito diocesmolfetta.it.
Nella prima serata, don Armando Matteo, docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, offrirà un approccio antropologico dell’argomento, facendo anche riferimento ad una delle sue ultime pubblicazioni dal titolo “Tutti giovani, nessun giovane” (Piemme).
Il secondo incontro vedrà la presenza del Vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, biblista, che, a partire dalla Parola di Dio, “ci aiuterà a scorgere nello stile educativo di Gesù lo stile di tutti coloro che si fanno compagni di viaggio dei giovani, diventando figure di riferimento mature e credibili”, afferma la Diocesi.
L’ultima serata sarà animata da Margherita Anselmi, che ha partecipato come esperta al Sinodo e che, con la sua personale esperienza di animatrice di un gruppo giovani, indicherà alcune scelte pastorali per permettere alle nuove generazioni di essere protagonisti responsabili della missione della Chiesa. Le serate sono aperte a tutti, in particolare agli operatori pastorali, fa sapere la Diocesi.