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Legambiente, ecco le dieci regole base per utilizzare il riscaldamento in modo sostenibile

La Redazione
Riscaldamento a scuola
Fino al 15 aprile è possibile accendere il riscaldamento della propria abitazione, per un massimo di 12 ore al giorno e con una temperatura interna non superiore a 20 gradi
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Fino al 15 aprile è possibile accendere il riscaldamento della propria abitazione, per un massimo di 12 ore al giorno e con una temperatura interna non superiore a 20° C con una tolleranza di 2 gradi.

Ne informa il Circolo Legambiente di Terlizzi che divulga le dieci regole base diffuse da Enea per rendere l’impianto più efficiente, migliorare il comfort interno all’abitazione, riducendo dunque i consumi, la spesa e le emissioni climalteranti delle caldaie, nocive anche per la nostra salute:

1. Effettuare la manutenzione dell’impianto secondo le indicazioni del libretto di manutenzione, per consumare e inquinare meno e per evitare sanzioni.

2. Controllare la temperatura degli ambienti. Un ambiente troppo caldo non fa bene alla salute e ci fa spendere di più. Per ogni grado di temperatura abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di gas.

3. Non esagerare con le ore di accensione giornaliere che, come detto, non possono per legge superare le 12 ore.

4. Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifoni, soluzione molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.

5. Durante la notte chiudere persiane o tapparelle per ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno.

6. Evitare di collocare tende, mobili o biancheria da asciugare davanti ai termosifoni, o di poggiarci sopra oggetti, ciò ostacola la diffusione del calore verso l’ambiente ed è fonte di sprechi.

7. Far eseguire una diagnosi energetica dell’immobile da un tecnico qualificato per valutare lo stato dell’isolamento termico di finestre e pareti e l’efficienza dell’impianto di climatizzazione, in modo da individuare gli interventi eventualmente da eseguire per migliorare la prestazione energetica, per i quali è possibile usufruire delle detrazioni fiscali: la percentuale della spesa detraibile varia a seconda degli interventi.

8. Valutare la possibilità di sostituire la vecchia caldaia con una nuova a condensazione che consenta risparmio energetico oppure ad esempio con un generatore a biomassa o ibrido e, ove possibile, integrare questi impianti con collettori solari termici e/o impianti fotovoltaici per i quali si può usufruire delle detrazioni fiscali.

9. Valutare l’opportunità di investire in domotica la quale, consentendo di gestire a distanza l’impianto di riscaldamento in modo da mantenerlo in funzione solo al bisogno, permette di risparmiare. Anche per questi interventi si può fruire dell’Ecobonus.

10. Applicare valvole termostatiche ai termosifoni. Tali valvole, regolando il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentono di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti, riducendo i consumi fino al 20%.”

“Adottando, dunque, piccoli ma efficaci accorgimenti quotidiani ed effettuando eventualmente interventi migliorativi su impianto e componenti edilizi per i quali è possibile usufruire delle detrazioni fiscali che la legge mette a disposizione, si vive meglio, si risparmia e si inquina meno” – concludono dal Circolo.

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domenica 11 Novembre 2018

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