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Anche Terlizzi marcia a Riace per Mimmo Lucano

Gianpaolo Altamura
Gianpaolo Altamura
Anche Terlizzi marcia a Riace per Mimmo Lucano
Dalla nostra città è partito uno dei tre pullman organizzati in Puglia per esprimere solidarietà al sindaco finito ai domiciliari per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e abuso d'ufficio
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C’era anche una folta delegazione di terlizzesi ieri a marciare per Mimmo Lucano, il sindaco di Riace, in Calabria, finito martedì scorso agli arresti domiciliari, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio.

Tra i cinquemila circa che hanno popolato sin dal mattino il borgo calabrese, simbolo universale dell’accoglienza ai migranti, per esprimere vicinanza e solidarietà a Lucano si trovavano anche circa trenta nostri concittadini, tra cui il consigliere comunale Giuseppe Volpe. Da Terlizzi è infatti partito uno dei tre pullman organizzati in Puglia per raggiungere la Locride. Molti i manifesti e gli striscioni a sostegno del primo cittadino calabrese, tra i più originali e fotografati quelli terlizzesi: “CoRiacei sempre”, “SBronzi di Lucano” e “Buonisti un cazzo!”.

Al corteo hanno partecipato molte personalità del mondo della sinistra nazionale, tra cui l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, il dirigente dell’Usb Abubakhar Soumahoro, che ha sfilato dietro allo striscione “Riace non si arresta”, la giornalista e scrittrice Luciana Castellina, i sindaci della Locride e quello di Cerveteri, Alessio Pascucci, che nei giorni scorsi si è detto pronto ad autodenunciarsi per il medesimo reato contestato a Lucano.

La manifestazione si è fermata sotto l’abitazione di Lucano, dove ha reclamato la liberazione del sindaco, che è uscito dalla finestra per salutare con un pugno chiuso. “Spero di tornare a essere una persona normale, libera, che non deve subire questi condizionamenti anche perché sul piano psicologico lasciano un segno. Voglio tornare a essere una persona libera come tutti”, ha dichiarato il sindaco.

Il corteo è infine divenuto un’assemblea, defluendo nell’anfiteatro di Riace, in centro, dove per ore si sono succeduti interventi in favore di Mimmo Lucano e, afferma il sindacalista Soumahoro, del “nostro diritto a disobbedire quando l’ingiustizia diventa legge”.

domenica 7 Ottobre 2018

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