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Cubomeduse avvistate a Giovinazzo e Molfetta, i consigli del Nucleo sub

La Redazione
Cubomedusa
Sono stati tre gli esemplari visti durante le immersioni notturne. Già nel febbraio del 2017 gli esperti ne avevano segnalato la presenza nelle acque del litorale del nord barese
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La segnalazione arriva direttamente dal Nucleo sub di Molfetta, che dalla propria pagina Facebook diffonde consigli su come comportarsi con la Carybdea marsupialis, meglio nota come Cubomedusa.

«È l’ennesimo incontro – recita il post -. Non vogliamo creare allarmismo, ma si tratta di una delle più potenti meduse ormai ospite dei nostri mari, ben tre esemplari visti tra Molfetta e Giovinazzo durante le nostre solite immersioni notturne. Sembra che in orari notturni vengano attirate dalla luce delle nostre torce». Non è una novità assoluta per Giovinazzo, infatti gli stessi appassionati del Nucleo Sub già nel 2017 ne segnalarono la presenza.

LE INDICAZIONI

«Vogliamo – proseguono gli uomini del Nucleo Sub – solo dare indicazioni a tutti i bagnanti per un eventuale contatto con la Cubomedusa. Non strofinate bocca e occhi, cercate di eliminare tentacoli della medusa facendo scorrere acqua di mare e non usate assolutamente acqua dolce, non utilizzate acqua fredda o ghiaccio, non grattate la zona dove è presente l’irritazione, non usate impacchi con aceto o ammoniaca.

Prima di adoperare pomate e creme è sempre bene chiedere il consiglio di un medico o uno specialista. Il rimedio migliore in caso di contatto con i tentacoli delle meduse è risciacquare con acqua di mare (meglio con aggiunta di bicarbonato di sodio) e l’applicazione di gel astringente al cloruro d’alluminio».

martedì 7 Agosto 2018

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